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Milleproroghe: quattro le priorità dalle regioni

Compensazione spese sostenute per l’emergenza Covid-19, mancati ricavi aziende Tpl, minori entrate e qualità dell’aria

Forte preoccupazione per la salvaguardia degli equilibri dei bilanci delle Regioni è stata espressa oggi da Marco Gabusi (Assessore Regione Piemonte), Coordinatore vicario della Commissione Affari istituzionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
«C’è il rischio di squilibri economico-finanziari per la sanità a causa delle mancate erogazioni dei rimborsi delle spese sostenute dalle Regioni per far fronte all’emergenza pandemica da Covid-19. Si tratta – ha spiegato Gabusi oggi nel corso dell’Audizione di fronte alle Commissioni riunite I e V della Camera dei deputati – di spese a valere sul fondo protezione civile, esercizio 2020, che non sono state ancora compensate a causa della incapienza del fondo. Occorre sottolineare – ha detto Gabusi – che le Regioni secondo la Costituzione non possono finanziare spesa corrente con debito. È necessario intervenire sul piano normativo con una soluzione condivisa con il Governo per individuare le coperture finanziarie delle spese sostenute per l’emergenza, così come si sta facendo per le Amministrazioni centrali. Siamo di fronte ad un rischio concreto di disavanzi che incombe sui bilanci regionali, quasi una beffa dopo gli sforzi intrapresi nella maggior parte delle Regioni nell’ultimo decennio proprio per ripianare i disavanzi pregressi.»
 
Gabusi si è poi soffermato su altri tre aspetti.
Il primo riguarda i mancati ricavi da tariffa delle aziende di trasporto pubblico locale che la recrudescenza dei dati sulla pandemia prospetta per tutto il 2021: «per questo è opportuno – ha rimarcato Gabusi – che il periodo di compensazione per i minori ricavi sia esteso fino al termine dell’emergenza che, come è noto, comporta una ridotta capienza dei mezzi pubblici. Solo per il primo semestre 2021 si prevede uno squilibrio nell’ordine di ulteriori 1.000 milioni, a causa dei minori ricavi tariffari e delle maggiori spese sostenute dalle aziende per la prevenzione del contagio.»
Il secondo tema è quello delle minori entrate per l’esercizio 2021, a fronte di un quadro finanziario deteriorato tanto da portare il Governo, nel novembre 2020, al quarto scostamento di bilancio.
«Auspichiamo – ha sottolineato Gabusi – che il Parlamento possa prevedere una revisione delle minori entrate 2021 per non impattare con misure pro-cicliche sull’economia anche perché l’impegno previsto dallo Stato per gli squilibri di bilancio finora previsto non sembra adeguato.»
 
Ultimo tema prioritario è quello degli «interventi necessari per il miglioramento della qualità dell’aria, anche a seguito della sentenza della Corte di giustizia europea: occorrono interventi urgenti per la salvaguardia della tutela della salute e per lo sviluppo del Paese, rispetto ad un problema che persiste da molti anni. C’è la necessità – ha concluso Gabusi – che si finanzi almeno lo stesso importo che si stima possa essere la sanzione per il mancato rispetto della sentenza.»

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