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«Estate in sicurezza»: il supporto alle famiglie nei mesi estivi

Presentate le politiche attivate dalla Provincia autonoma di Trento per sostenere la conciliazione vita-lavoro delle famiglie durante i mesi estivi

Le due giornate di studio e formazione sono state organizzate dall’Agenzia provinciale per la famiglia, natalità, politiche giovanili, in collaborazione con Apss e tsm, e si rivolgono agli operatori e ai volontari degli Enti che erogano servizi estivi e conciliativi.
Alcuni numeri: in media sono proposte nei mesi estivi alle famiglie 250 iniziative, con una durata media di 18 giorni per soggiorno e circa 5000 bambini/ragazzi usufruiscono dei buoni di servizio del FSE.
 
Dopo i saluti di benvenuto di Paola Borz, Direttrice di tsm-Trentino School of Management, ha aperto lavori Luciano Malfer dirigente dell’Agenzia provinciale per la famiglia, natalità e politiche giovanili: «dal 16 aprile scorso sono operative le «Linee guida per la gestione dei servizi estivi», redatte dalla nostra Agenzia in collaborazione con l’APSS, e siamo pronti ad attivare tutti i servizi conciliativi per le famiglie che inizieranno l’1 giugno e si concluderanno il 15 settembre. Le novità delle Linee guida rispetto a quelle del 2020 sono: semplificazione burocratica visto che non è richiesta la SCIA, ma permane il progetto organizzativo e la check list; obbligo del Referente aziendale Covid; obbligo formativo di tutti gli operatori di settore; rapporto adulto/minore e mq a disposizione sono migliorativi rispetto al 2020; privilegiare gli spazi esterni dove tenere le attività estive; aperta una call ai vari Dipartimenti e alle amministrazioni comunali affinché individuino nei mesi estivi strutture scolastiche inutilizzate o aree verdi dove poter organizzare attività all’aperto; possibilità di modificare, anche in corso d’estate, le Linee guida in base alle oscillazioni della pandemia.»
 
Lucia Burigo, dirigente del Servizio provinciale Gestioni patrimoniali-logistica ha parlato della colonia marina di Cesenatico di proprietà della Provincia autonoma di Trento: «Si tratta di 3 palazzine che offrono 420 posti letto, gestite dalla Cooperativa Aerat – assieme alla Scuola natura di Candriai - al fine di garantire formazione, svago, percorsi educativi, culturali e sportivi ai giovani e ai bambini. Altra mission di Aerat è dare lavoro a giovani trentini come animatori ed educatori all’interno della colonia. In totale offre 4 turni in luglio e agosto, da 300 ragazzi ciascuno, in fascia da 6 a 17 anni.»
A seguire, sono state presentate le «Linee guida per la gestione in sicurezza dei servizi estivi 2021» da Patrizia Pace dell’Agenzia per la famiglia, che ha ricordato innanzitutto l’obbligatorietà di seguire queste 2 giornate seminariali rivolte agli operatori e volontari che saranno impiegati nei servizi estivi.
 
Elementi essenziali delle Linee guida: la centralità della qualità relazionale, la salubrità degli spazi (aspetti igienico-sanitari), criteri di priorità nell’erogazione dei servizi: 1 - conciliazione vita-lavoro, 2 - condizione economica, 3 - condizione di fragilità; nuovi criteri per il rapporto numerico tra personale e bambini/adolescenti nelle fasce di età 0/3, 3/6 e 6/17 anni.
Anna Pedrotti del Dipartimento per la salute e Silva Franchini del Dipartimento prevenzione dell’APSS hanno presentato lo status quo a livello di gestione della pandemia: dalle misure di prevenzione al Covid-19 alla campagna vaccinale, dai test diagnostici per rilevare il coronavirus alle misure di contenimento della pandemia e le ricadute sui bambini, sui giovani e sulle famiglie.
 
Renza Pecoraro dell’Agenzia per la famiglia ha illustrato i contributi 2021 per i soggiorni estivi: «La Provincia da anni interviene con un sostegno ad enti che erogano servizi estivi (soggiorno permanente, colonia diurna e campeggio), al fine di gravare meno sulle famiglie. Le attività spaziano da quelle sportive, culturali, di studio di lingue, aiuto compiti, ecc. La domanda di contributo da parte degli Enti va presentata all’Agenzia per la famiglia dal 2 al 31 maggio di ogni anno. Gli enti che erogano servizi estivi devono essere senza scopo di lucro e devono svolgere l’attività nella provincia di Trento. I ragazzi devono avere determinati requisiti: avere tra 3 anni compiuti e 18 non compiuti, residenti in Trentino e aver assolto agli obblighi vaccinali. Agli enti può essere concesso un contributo massimo non superiore a euro 14.000.»
 
Altro servizio utile alle famiglie sono i buoni di servizio a sostegno delle famiglie. È intervenuto Mirco Battisti dell’UMSE Attuazione dei Fondi Europei: «Sono buoni per acquisire, a fronte di un contributo finanziario personale, servizi di educazione e cura di minori con età fino a 14 anni (18 anni non compiuti in caso di handicap o altre situazioni di disagio) in forma complementare ai servizi pubblici sul territorio provinciale. Nel caso di nuclei familiari biparentali (cioè famiglie in cui siano presenti entrambi i genitori), può richiedere i Buoni di servizio la madre purché lavoratrice residente in provincia di Trento; con uno o più figli, o minori in affido, di età fino a 14 anni (o fino a 18 anni nel caso di portatori di handicap o situazioni di particolare disagio); con un Indicatore ICEF di massimo 0,40.»

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