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Roberto Calderoli in visita alla Provincia autonoma di Trento

L'occasione dell'incontro è stata la ripresa dell'attività della Commissione dei Dodici

In vista della ripresa dell’attività della Commissione dei Dodici, nel pomeriggio di oggi il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha ricevuto la visita del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli - membro della Commissione nominato recentemente dal Governo - e il presidente uscente Fabio Scalet.
All’incontro hanno preso parte anche l’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti, il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti e la dirigente generale del Dipartimento affari e relazioni istituzionali Valeria Placidi.
 
Al centro del confronto, i temi di attualità di maggiore rilevanza quali le norme di attuazione sui giudici di pace e sugli orari delle attività commerciali, sulle quali i rappresentanti istituzionali si sono trovati in sintonia.
L’occasione è stata anche quella di affrontare le tematiche finanziarie e in particolare la situazione che vede la Provincia di Trento, al pari di quella di Bolzano, impegnata a farsi riconoscere dallo Stato una serie di imposte finanziare che, complessivamente, ammontano a circa 500 milioni di euro, per le quali fino ad ora il Governo ha stanziato la cifra di 60 milioni di euro e altrettanti per l’Alto Adige.
 
Va ricordato che i ministri Roberto Calderoli (Riforme Istituzionali) e Giulio Tremonti (Finanze e Economia) avevano concluso con l’allora presidente della Provincia autonoma di Trento il noto «Accordo di Milano», in virtù del quale si tagliavano alle province di Trento e di Bolzano alcune entrate straordinarie ma si consolidavano le entrate relative ai 9 decimi del gettito fiscale dei due territori.
Calderoli avrebbe tagliato ben di più, se non fosse per lo Statuto costituzionale che garantiva il gettito preciso.
Oggi Tremonti ha ricordato l’accordo di Milano come un «atto di benevolenza» nei confronti delle due autonomie. Allora c’era Dellai, oggi c’è Fugatti e le cose cambiano.
Meglio così.

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