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«L'impegno per la persona, il lavoro, la socialità»

È quanto è emerso dal 17° congresso dell'ANPI del Trentino per voce degli esponenti

«L'ANPI non è, non intende diventare, non gioca a fare il partito, ma vuole continuare ad essere un forte stimolo antifascista per la politica e per le istituzioni democratiche.»
Questa frase di Mario Cossali sintetizza il cuore dell'impegno dell'Anpi del Trentino che sabato scorso 11 dicembre ha celebrato a Trento il suo Congresso provinciale.
 
Nella relazione di Cossali – riconfermato all'unanimità alla presidenza dell'associazione al termine dei lavori – hanno trovato larga eco i problemi del nostro tempo a partire dagli effetti della pandemia, dalla crescita allarmante delle diseguaglianze sociali, dai rigurgiti autoritari di stampo fascista in Italia e in vaste aree del continente europeo.
 
Particolare spazio è stato dedicato da Cossali ai segnali preoccupanti che vengono proprio da vaste aree del continente europeo che «fatica a rileggere le profetiche, impegnative e pressanti indicazioni dello storico Manifesto di Ventotene, moltiplica la costruzione di muri, accentua le diseguaglianze, respira in molte sue parti con alito razzista e nazionalista».
 
Ecco perché l'Anpi, assieme alle altre forze e componenti del nostro territorio intende continuare nella sua opera di memoria attiva per dare concreta attuazione ai principi della Costituzione repubblicana, impegno che si riassume nei tre concetti valoriali di tutela della Persona, del Lavoro, della Socialità.
Significative parole di condivisione di questa prospettiva sono venute dagli interventi dei rappresentanti del mondo sindacale e culturale, da Andrea Grosselli segretario della Cgil, dal segretario della Uil Walter Alotti, da Andrea Lamalfa presidente dell'Arci, dai messaggi di Luca Oliver, Presidente delle Acli trentine e di Raffaelle Crocco per Atlante del Mondo e dagli studenti universitari di Udu, nonchè da Guido Margheri presidente Anpi Alto Adige Sudtirol.
 
Il lungo dibattito che è seguito all'introduzione di Cossali ha fatto emergere il senso pluralista delle presenze ideali che si riconoscono con forte spirito unitario nell'Anpi che non a caso in questi ultimi, difficili anni è costantemente cresciuto nelle adesioni raggiungendo nell'anno in corso il traguardo dei 1.300 iscritti.
I partecipanti al Congresso che hanno affollato la sede dell'Anpi hanno infine provveduto all'elezione dei nuovi organismi dell'associazione a partire dal Consiglio Provinciale di 26 componenti e alla definizione dei responsabili dei vari settori.
 
Sergio Job, responsabile del tesseramento;
Giuliano Bortolamedi, segretario e responsabile organizzativo;
Vittorio Endrizzi, responsabile amministrazione.
Il Consiglio provinciale dell'associazione nella sua prossima riunione provvederà inoltre a nominare due Vice presidenti nelle persone di Mara Rossi (Rovereto) ed Enrico Paissan (Trento).

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