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Avio: «A tavola con il Ricettario di Don Felice Libera»

L’Amministrazione Comunale di Avio organizza una mostra e una serie di eventi per approfondire la storia e la cultura gastronomica del territorio

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L’Amministrazione Comunale di Avio, in collaborazione con l’Associazione Pedagogica e Culturale «Sintesi - Museo Didattico», Cantina Sociale di Avio - Viticoltori in Avio, Club per l’UNESCO di Trento Centro Studi Territoriale Trentino Alto-Adige/Süditirol dell’Accademia Italiana della Cucina e il Gruppo Donne Rurali Sabbionara, organizza una mostra e una serie di eventi per approfondire la storia e la cultura gastronomica del territorio di Avio attraverso un ricettario di epoca settecentesca redatto nella seconda metà del XVIII secolo da un religioso di Avio, don Felice Libera, composto da due parti e contenete quasi 600 ricette di influenza prevalentemente italiana (dal vicino Veneto e dalla Lombardia) che dopo la sua morte rimase di proprietà della famiglia Libera.
 
Il manuale casalingo divenne un’opera utile e consultabile passando di mano in mano e giungendo a Rovereto nella dimora del Dr. Ruggero De Probizer, discendente per via materna dai Libera di Avio, che nel 1947 lo aveva donato all’Archivio storico della Biblioteca Civica «G. Tartarotti» di Rovereto dove è tuttora custodito.
Grazie alla disponibilità degli archivisti di Rovereto e all’interessamento dell’Amministrazione comunale il ricettario da metà novembre è esposto presso la Biblioteca comunale di Avio corredato da due pannelli esplicativi e domenica 23 gennaio 2022 alle ore 16,00, presso l'auditorium comunale, una tavola rotonda e imbandita concluderà questo primo percorso di valorizzazione.
 
All’incontro pubblico di domenica 23 p.v. saranno infatti presenti il dott. Giuseppe De Probizer, il giornalista Franco De Battaglia, autore di numerosi articoli e volumi sulla storia del Trentino, esperto conoscitore della storia gastronomica del nostro territorio, membro infatti del Centro Studi regionale dell’Accademia Italiana della Cucina.
Siederà a tavola anche il dott. Matteo Mattei, direttore della Cantina Sociale di Avio che racconterà le particolarità uniche del vino Enantio e della sua valorizzazione; con molta probabilità don Felice Libera beveva il vino del nostro territorio e lo accostava anche ai piatti presenti nel ricettario.
 

 
L’introduzione e la moderazione è affidata alla dott.ssa Marta Villa, docente di antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Trento, profonda conoscitrice della cultura alimentare alpina e studiosa da decenni delle pratiche gastronomiche tradizionali e presidente dal 2010 del Club per l’UNESCO di Trento e dal 2019 Direttrice del Centro Studi Territoriale Trentino Alto-Adige/Südtirol dell’Accademia Italiana della Cucina.
Al termine dell’evento sarà offerto ai presenti un assaggio di zelten tradizionali (tra cui quello preparato con la ricetta di don Felice Libera) a cura del Gruppo Donne Rurali di Sabbionara.
Il dolce sarà accostato ad un vino della Cantina Sociale di Avio per iniziare a ragionare sulla possibilità di abbinare piatti del manoscritto a produzioni viticole locali.
 
«Con questo evento- afferma l’Assessore alla Cultura Marino Salvetti - si conclude solo la prima parte di un progetto articolato composto da una prima valorizzazione storico culturale per i cittadini e con le scuole del paese e da una seconda parte che anticiperemo alla tavola rotonda che vorrà portare il manoscritto vivo e reale in tutta la Vallagarina. La collaborazione con la cantina Sociale è importantissima: unire vino e buon cibo del nostro territorio è il modo più semplice ma più efficace per farci conoscere e soprattutto far apprezzare questa parte di Trentino. Se un cittadino o un turista potranno assaggiare veramente alcuni di questi piatti realizzati con ingredienti locali ricalibrati sul gusto di oggi potranno fare una vera esperienza gastronomica presso la ristorazione locale a km zero. Il nostro territorio può puntare su queste particolarità che hanno una forza incredibile anche dal punto di vista della narrazione e attrattiva».
 
«La conclusione di questa prima parte del percorso con una tavola rotonda e anche imbandita - spiega il sindaco Ivano Frachetti - è un modo per rendere vivo questo testo. Non sono solo parole morte sulla carta ma si trasformano in qualcosa da poter assaggiare e gustare e magari provare a riproporre a casa propria. Il territorio in questo modo viene vissuto più intensamente: è questo che cerchiamo di valorizzare della nostra zona ed è certamente una possibilità economica aggiuntiva per le nostre aziende artigianali».

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