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Ala esclusa dalla shortlist per capitale della cultura 2024

La soddisfazione per aver fatto conoscere la cittadina di Ala a tutta Italia

Ala non è tra le dieci finaliste per il titolo di capitale della cultura 2024. Il sogno della Città di Velluto svanisce, e un po' di delusione c'è nella cittadina lagarina, ma il bicchiere resta mezzo pieno.
Nel senso che il bilancio di questa esperienza è comunque positivo: Ala si è fatta conoscere in tutta Italia e costruendo un progetto culturale per il 2024 ha creato una rete solida e nuova con realtà di tutto il Trentino.
 
Oggi (31 gennaio 2022) il Ministero della cultura ha diramato i nominativi dei dieci migliori progetti per Capitale della cultura 2024 e tra questi, il nome di Ala non c'è.
Ala è comunque in buona compagnia, perché sono state escluse località molto famose nel mondo, come ad esempio Vinci, la città di Leonardo, o La Maddalena in Sardegna.
Il 2024 resterà comunque un anno storico per Ala, dato che è prevista l'apertura del polo museale, costituito dal Museo del pianoforte a palazzo Pizzini e quello del Tessuto a palazzo Taddei.
Un pizzico di amarezza, tuttavia, rimane. Si sapeva che non sarebbe stato facile, però ad Ala non si è mai nascosto il sogno di riuscire ad entrare almeno tra le migliori dieci.
Pazienza, sarà per la prossima volta.
 
La candidatura a Capitale della cultura 2024 ha però fatto fare un ulteriore, notevole, salto culturale ad Ala.
Questo salto è stato fatto rimanendo fedele al proprio stile: il Comune aveva presentato un progetto costruito tutto in casa, sobrio ma che valorizzava tutta la cultura locale, mettendo Ala al centro del contesto culturale trentino, con il quale si è intessuta una fitta rete di rapporti.
Da una parte Ala ha fatto conoscere la propria storia e ha diffuso il suo nome in tutto il Paese, si è confrontata con i progetti culturali delle altre località italiane.
 
Dall'altra si è messa in rete con tutte le realtà culturali trentine (ben 50 gli attori coinvolti); non più centro periferico della provincia come una volta, a torto, veniva vista, bensì come uno dei primi poli culturali trentini.
Il progetto «Ala la cultura che avvolge», nonostante l'eliminazione di Ala dalla selezione, non verrà accantonato e si cercherà di concretizzarlo, almeno in parte.
Si valorizzerà il territorio nell'anno in cui apriranno i battenti i musei del pianoforte e del tessuto, il Comune lavorerà per coinvolgere associazioni e cittadinanza in un anno che sarà comunque speciale per Ala.
 
«È stata un'avventura esaltante – commenta il sindaco Claudio Soini – un percorso che ci ha arricchito e valorizzato.
«Ringraziamo chi ha lavorato a questo progetto e al dossier per la candidatura, chi ci ha creduto fino all'ultimo e ci ha sostenuto.
«Ora cercheremo di fare il possibile per realizzare, almeno in parte, le proposte e gli eventi che abbiamo progettato per la candidatura.»

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