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PNRR, anche per il Trentino c'è tutto sul sito web

Info e avanzamento dei progetti nella sezione dedicata del portale della Provincia

Un sito web per il Piano nazionale di ripresa e resilienza in Trentino. È online la sezione dedicata del portale istituzionale della Provincia autonoma di Trento che offre le informazioni utili e gli aggiornamenti relativi al PNRR, a disposizione di cittadini, imprese e dei diversi interlocutori.
In modo semplice e intuitivo, l’utente può trovare le info, sempre aggiornate, per conoscere l’impatto sul territorio trentino del Piano, che rappresenta la proposta del governo italiano nell’ambito del programma europeo Next Generation EU (NGEU) per la risposta alla pandemia. Il focus riporta i dati e le cifre a oggi disponibili ed è in continuo aggiornamento, in relazione all’avvio di nuove misure oppure all’avanzamento delle misure già avviate.
 
«Il Trentino - afferma il presidente della Provincia Maurizio Fugatti - vuole essere protagonista nell’attuazione dei progetti del PNRR e nell’impegno a favore dell’efficienza e dell’innovazione nella pubblica amministrazione, per dare risposte tempestive e concrete ai cittadini. Il focus dedicato all’interno del portale istituzionale della Provincia consente di far conoscere meglio questa grande opportunità. Uno strumento per verificare la cosiddetta “messa a terra” del PNRR e dei progetti collegati, iniziative concrete a beneficio della comunità, per lo sviluppo presente e futuro del Trentino».
Il Piano rappresenta un’occasione strategica per il territorio anche secondo Achille Spinelli, assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro. La Provincia ha infatti deciso di puntare con forza, assieme all’intero sistema pubblico trentino, sulle opportunità concesse dal PNRR.
 
Anche attraverso l’attivazione di strumenti come la Cabina di regia e la task force PNRR, in sinergia con le iniziative dei Comuni. «Abbiamo investito tante risorse per dare una risposta alla crisi generata dalla pandemia – così Spinelli –. Ora bisogna andare oltre i ristori, progettare il futuro e non subirlo: le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza in Trentino sono la benzina necessaria per la ripartenza». La sezione dedicata del sito, aggiunge l’assessore, «permette di tenere aggiornati cittadini, imprese, tutti i portatori di interesse, in tempo reale, sulle risorse disponibili e sull’avanzamento del programma. La conoscenza è un punto di forza, in questo grande impegno che tocca tutti i settori e gli ambiti, per centrare al meglio l’obiettivo della crescita».
 
  PNRR per il Trentino: un plafond di 1,26 miliardi 
A fini di coordinamento la Provincia ha attivato una Cabina di regia e un team di esperti PNRR, in sinergia con il gruppo paritetico attivato dal Consorzio dei Comuni trentini con la struttura provinciale competente in materia di enti locali. In particolare i 19 esperti che compongono il pool hanno il compito di migliorare le prestazioni nella pubblica amministrazione trentina, Provincia autonoma di Trento e Comuni, nella gestione di procedure complesse che possono impattare anche su investimenti previsti dal PNRR.
 
A fine gennaio 2022 il plafond di risorse PNRR assegnato o in assegnazione al Trentino ammonta a circa 1,26 miliardi, comprese le risorse per il bypass ferroviario di Trento.
Il sito contiene oltre al dettaglio sul quadro generale delle risorse per il territorio anche la suddivisione per ciascuna delle 6 Missioni in cui si articola il Piano.
 
Questi gli importi attualmente assegnati:
- Missione 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo: 29,72 milioni di euro per 3 interventi, tra cui il pool di esperti PNRR per il supporto alla pubblica amministrazione e la riqualificazione dei borghi storici;
- Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica: 148,8 milioni di euro per 14 interventi. Nell’insieme iniziative per mobilità ciclistica, rinnovo delle flotte di bus e treni verdi, nuove scuole e riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica;
- Missione 3 - Infrastrutture per una mobilità sostenibile: 930 milioni di euro per 1 intervento, ovvero la circonvallazione ferroviaria di Trento nell’ambito della nuova linea ad alta capacità del Brennero;
- Missione 4 - Istruzione e ricerca: 64,3 milioni di euro per 6 interventi. Il focus sul potenziamento dei servizi di istruzione;
- Missione 5 - Inclusione e coesione: 28,1 milioni di euro per 12 interventi, nel campo del lavoro (progetto Gol per l’occupabilità), il sociale e la strategia aree interne;
- Missione 6 – Salute: 65 milioni di euro per 11 interventi, sulle strutture sanitarie e gli ospedali e nel campo della formazione per innovazione, ricerca e digitalizzazione nel sistema sanitario.
Il numero di attività complessive ammonta a 47 interventi.
 
  In breve: cos’è il PNRR 
«Italia domani», il Piano nazionale di ripresa e resilienza, si inserisce nel programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla pandemia. Contiene un pacchetto di riforme strutturali e investimenti per il periodo 2021-2026. La dotazione complessiva è di oltre 235 miliardi: ai 191,50 miliardi del PNRR si aggiungono 30,6 miliardi del Fondo nazionale complementare (FNC) e 13 mld del Fondo ReactEU. Attraverso il Next Generation Eu si intende promuovere una robusta ripresa dell’economia europea all’insegna della transizione ecologica, della digitalizzazione, della competitività, della formazione e dell’inclusione sociale, territoriale e di genere.
Riguardo allo specifico al PNRR, si articola in 6 Missioni, ovvero aree tematiche principali su cui intervenire, individuate in piena coerenza con i 6 pilastri del Next Generation EU.
Le Missioni si articolano in Componenti, aree di intervento che affrontano sfide specifiche, composte a loro volta da 197 misure (tra Investimenti e Riforme).
Le stesse sei missioni del PNRR sono declinate in tre Assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. Sono inoltre previste tre priorità trasversali: pari opportunità generazionali, di genere e territoriali.
 
L’obiettivo strategico per il sistema Paese, come è nelle finalità dichiarate per «Italia domani», è lasciare una preziosa eredità alle generazioni future, dando vita a una crescita economica più robusta, sostenibile e inclusiva. Costruire nell’arco di tempo interessato un Paese più coeso territorialmente, dotato di una pubblica amministrazione con un maggiore tasso di efficienza, innovazione e digitalizzazione, oltre a trasporti moderni, sostenibili e diffusi a beneficio dei cittadini, un mercato del lavoro più dinamico e senza discriminazioni di genere e generazionali, una sanità pubblica avanzata e vicina alle persone.

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