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L’impegno di Tsm per una montagna inclusiva

L’appello di Martina Caironi: «Anche noi in vacanza vogliamo praticare sport»

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Lo sviluppo della montagna come luogo di inclusione e coesione sociale è direttamente connesso alle aspirazioni di crescita civile e culturale di un territorio. Promuovere, attraverso la formazione, le condizioni che favoriscono l’accessibilità alle attività outdoor è un modo per fare dell’inclusione un carattere distintivo di un territorio. Da queste considerazioni nasce l’impegno di Trentino School of Management, attraverso le attività di Accademia della Montagna, per promuovere la frequentazione consapevole della montagna per tutti. Tra novembre 2021 e maggio 2022 si sono svolte sei iniziative formative rivolte a coloro che svolgono attività di accompagnamento alle persone disabili: maestri di sci, snowboard e fondo, guide alpine, accompagnatori di territorio e di media montagna, istruttori e tecnici sportivi.
 
Vi hanno partecipato oltre 100 professionisti e 20 formatori, fra istruttori, educatori e tecnici sportivi. A conclusione di questo percorso, la tsm-Trentino School of Management ha promosso stamani a Trento all’interno delle attività di Accademia della Montagna un seminario dal titolo «La montagna inclusiva. La formazione per l'accessibilità in montagna».
Dai lavori è emerso come l’attività sportiva in montagna, sia per le caratteristiche intrinseche dell’ambiente in cui vengono svolte, sia per i momenti di socialità che offrono, rappresenti un’occasione straordinaria per il miglioramento del benessere psicofisico e della qualità di vita delle persone diversamente abili.
«In Trentino – ha spiegato Gianluca Cepollaro, di Tsm-Trentino School of Management – esiste una straordinaria ricchezza di operatori che si impegnano per favorire l’inclusività; un tema che va oltre l’aspetto turistico, certamente importante, ma che coinvolge l’intera società. Un territorio inclusivo è, innanzitutto, un territorio più civile, più democratico e per questo preferibile sia per chi ci vive, sia per chi sceglie di trascorrerci una vacanza».
 

 
Gianni Canale, presidente del Collegio delle Guide Alpine del Trentino, ha evidenziato l’importanza delle competenze che i professionisti della montagna devono poter acquisire. «Lavoriamo per rendere il territorio accessibile a tutti – ha detto – ma occorre consapevolezza e preparazione, affinché le attività in favore delle persone disabili si svolgano con la massima sicurezza».
Alessio Bertò, del Servizio Turismo e Sport della Provincia autonoma di Trento, ha ricordato l’impegno dell’Ente provinciale per migliorare le infrastrutture, come strade forestali o sentieri escursionistici, al fine di renderle il più possibile accessibili a tutti. Bertò ha poi presentato il progetto «Trentino per tutti», lanciato dalla Provincia grazie ad un bando previsto dal Pnrr che sarà realizzato in collaborazione con Tsm, Trentino Marketing e la Fondazione Demarchi, che ha come obiettivo quello di creare un prodotto turistico aperto a tutti.
 
Al seminario, moderato da Luca Calzolari direttore della rivista del CAI Montagne360, sono intervenuti esperti di diversi campi che si sono confrontati sul valore delle attività inclusive in montagna, fra cui Alberto Benchimol, presidente della Fondazione Sportfund, Rocco Cerone, giornalista impegnato nella rivista «Oltre gli Ostacoli» promossa dalla Fondazione Metalsistem, Annibale Salsa Presidente del Comitato Scientifico di Tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio e Francesca Vitali psicologa dello sport dell'Università di Verona.
Spazio anche alla presentazione di alcuni progetti che in Trentino hanno creato percorsi e competenze capaci di promuovere l'accesso paritario delle persone con disabilità rafforzando la vocazione all'inclusione e supportando la promozione territoriale dello sport e delle attività outdoor. Sono intervenuti al riguardo: Claudio Colpo (SAT Società Alpinisti Tridentini), Piergiorgio Corn (Associazione Sportabili), Simone Elmi (Brenta Open), Maura Gasperi (Natourism) e Roberto Vitali (Village for all).
 

 
In apertura, l’atleta paralimpica Martina Caironi, in un videomessaggio di saluto registrato proprio mentre era in partenza per le vacanze, aveva evidenziato come spesso, le persone disabili, quando vanno in vacanza, non hanno l’opportunità di svolgere attività sportive a causa della mancanza di strutture adeguate e di personale qualificato.
Il programma formativo messo in campo da Tsm nasce dalla partnership con i collegi e le associazioni che riuniscono i professionisti della montagna del Trentino, da sempre molto attenti allo sviluppo delle competenze necessarie per l'accompagnamento delle persone disabili: il Collegio Maestri di Sci, L'Associazione Maestri di Sci, il Collegio delle Guide Alpine–Maestri di Alpinismo, l'Associazione Accompagnatori di Media Montagna.

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