Terrorismo islamico, la singolare decisione del GIP di Rovereto
L’uomo è ai domiciliari con braccialetto elettronico, la donna è a piede libero. Ma non stavano preparando un attentato?
Le sentenze vanno rispettate, anzi eseguite. Però possono essere commentate. E, se del caso, criticate.
Il nostro giornale è sostanzialmente garantista, considerando meno grave il fatto che un criminale sia a piede libero piuttosto che un innocente in carcere. Una questione di civiltà.
Non ci sfugge tuttavia la sproporzione che riscontriamo a volte tra il fatto di cronaca, l’operato delle forze dell’ordine e la sentenza che ne segue.
Oggi abbiamo assistito a una vicenda decisamente grave, che ha visto addirittura l’intervento del Ros dei Carabinieri. Ci riferiamo ai presunti terroristi che secondo gli inquirenti stavano preparando un attentato da consumare in Trentino prima di riparare in Nigeria e combattere per il cosiddetto Stato Islamico.
Si tratta di due giovani cittadini trentini di origine Kosove, marito e moglie, radicalizzati all’organizzazione islamica.
L’uomo, grazie alla sua attività di perito chimico, aveva rubato del materiale presso la ditta dove lavorava per costruire un esplosivo molto pericoloso, che gli inquirenti hanno equiparato a 400 grammi di tritolo.
Quando i Carabinieri li hanno arrestati, i due avevano già acquistato il biglietto per la Nigeria, via Istanbul.
Il GIP di Rovereto però ha convalidato il fermo, ma non l’arresto per la donna e ha concesso all’uomo i domiciliari con il braccialetto elettronico.
Il generale comandante del Ros ha evidenziato che il giovane è indagato per associazione criminale con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, arruolamento ed addestramento con finalità di terrorismo anche internazionale.
Fermo restante il principio che un uomo è innocente finché non viene condannato con sentenza passata in giudicato, la delicatezza con cui sono stati trattati i due indagati ci sembra irriverente nei confronti dei carabinieri che hanno svolto un’ottima indagine antiterroristica.
E probabilmente la decisione risulta del tutto incomprensibile per quei paesi che hanno subito tante vittime per colpa dei terroristi islamici.
Commenti (0 inviato)
Invia il tuo commento