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In Trentino cresce l’alleanza a contrasto del cybercrime

Oggi la firma dell’accordo tra le Procure di Trento e Rovereto e la società di sistema Trentino Digitale per lo scambio di tecnologie, informazioni e conoscenze

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Il capo della procura della Repubblica di Trento, Sandro Raimondi, non ha dubbi: «La criminalità organizzata, quella più evoluta e subdola, ha smesso i panni del delinquente di strada, così come non si ferma “ai colletti bianchi”. La criminalità organizzata ha fatto un balzo in avanti, impossessandosi della tecnologia con l’obiettivo di agire senza confini e in maniera silenziosa, senza destare allarme sociale. Persino il cybercrime, così come lo conosciamo, è il passato prossimo. Oggi combattiamo una realtà molto più articolata e con mezzi illimitati». Nelle parole del procuratore Raimondi c’è la sintesi dell’accordo sottoscritto stamattina, presso la sede di Trentino Digitale di via Gilli a Trento, tra le procure dei tribunali di Trento e Rovereto con la società di sistema, che permetterà la messa a disposizione degli investigatori delle migliori tecnologie e risorse umane, lo scambio di informazioni e dati, per un’attività di contrasto senza sosta ai fenomeni criminosi.
 
«Il Trentino - sottolinea il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, presente alla firma - è un territorio che fa della legalità la condizione cardine per lo sviluppo del tessuto economico e sociale. Le istituzioni devono fare rete con azioni concrete e sinergiche per garantire la sicurezza dei cittadini e un efficace controllo del territorio». Per il presidente di Trentino Digitale, Carlo Delladio, l’intesa è un ulteriore passo in avanti di un progetto più ampio: «Noi siamo la società di sistema a cui la Provincia ha affidato la digitalizzazione del territorio. Non ci può essere digitalizzazione senza sicurezza e prevenzione. Da tempo Trentino Digitale opera in un contesto nazionale per garantire la sicurezza delle informazioni e dei dati. L’accordo di oggi si inquadra quindi in un processo di forte innovazione di Trentino Digitale a tutela del nostro territorio ma, anche e soprattutto, di supporto alle istituzioni».
 
Trentino Digitale è sempre più al fianco delle istituzioni nella lotta alla criminalità organizzata in Trentino e per garantire la sicurezza di cittadini ed imprese. L’accordo di oggi è stato sottoscritto dal capo della procura del Tribunale di Trento, Sandro Raimondi, dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti (quest’ultimo anche in qualità di presidente della Regione Trentino Alto Adige) e dal presidente di Trentino Digitale, Carlo Delladio.
Grazie all’intesa, Trentino Digitale garantirà ai magistrati e alle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e nuclei speciali) connettività ultra veloce e stabile, l’accesso a banche dati e piattaforme di monitoraggio ed analisi di flussi e di dati. Il tutto, all’interno dei sistemi e dei protocolli di controllo e sicurezza della rete territoriale.
Da tempo Trentino Digitale collabora con le diverse agenzie nazionali in tema di sicurezza delle reti e dei dati, un’attività che risulterà sempre più preziosa in un’ottica futura.
 

 
  La collaborazione tra istituzioni trentine 
Lo sviluppo delle attività di contrasto e prevenzione al crimine organizzato è frutto anche del protocollo, firmato nel novembre scorso sempre dal presidente Maurizio Fugatti e dal procuratore capo Sandro Raimondi, che di fatto apriva a forme di collaborazione fra la Provincia e la Procura della Repubblica sul territorio trentino.
La collaborazione ormai consolidata in settori ambientale, criminalità economica, sicurezza del lavoro e contrasto alla violenza contro le donne, si estende ora alla cybersecurity e ai crimini informatici. Il manifestarsi anche sul territorio provinciale di fenomeni criminosi pericolosi e preoccupanti riguardanti la criminalità organizzata o comunque più in generale la criminalità economica e quella tecnologica, - come hanno concordato i firmatari dell’intesa di oggi - rende necessaria una sinergia stabile ed organizzata tra istituzioni.
 
Le finalità degli accordi mirano a garantire la promozione di azioni in grado di rafforzare le misure di contrasto ai fenomeni criminosi sul territorio provinciale, grazie ai nuovi strumenti messi a disposizione. Inoltre, come è stato sottolineato nel corso dell’incontro presso la sede di Trentino Digitale, l’alleanza consentirà il monitoraggio e la conoscenza dei fenomeni criminosi, ai fini anche della prevenzione, rilevati sul territorio trentino che hanno un alto impatto sulla vita civile ed economica della cittadinanza e delle istituzioni che la rappresentano.
Nell’organizzazione degli uffici giudiziari, un ruolo importante - sia tecnico che di coordinamento - è svolto dal Centro intercettazioni e tecnologie (Cit). L’unità interforze della procura della Repubblica di Trento è nata nel 2003 e ad oggi raccoglie differenti competenze e provenienze (Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia locale), che fanno della diversità la propria forza ed equilibrio.
 
Il Cit - i cui uomini erano oggi presenti alla firma dell’accordo - è strategico per la procura, perché svolge attività trasversali, tra le quali la ricerca di nuovi strumenti informatici per supportare e sviluppare le investigazioni, per contrastare le tradizionali e le nuove forme di criminalità organizzata.
«Oggi - conclude il presidente di Trentino Digitale, Carlo Delladio - è un giorno importante perché abbiamo individuato e concordato ulteriori forme di coinvolgimento delle strutture pubbliche e del relativo personale a supporto delle attività di indagine realizzate dalle Procure della Repubblica in Trentino. Sarà un percorso complesso ma che affronteremo con il massimo dell’impegno».

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