Home | Interno | «La mia permanenza a Trento è stata breve, ma intensa»

«La mia permanenza a Trento è stata breve, ma intensa»

Il questore di Trento Alberto Francini lascia per raggiunti limiti di età. Pubblichiamo il suo messaggio che rivolge ai cittadini e alle autorità

Nel lasciare Trento, vorrei innanzitutto ringraziare tutti i miei collaboratori, nessuno escluso, dal mio Vicario Luigi Di Ruscio all’ultimo agente, per l’altissimo livello professionale che hanno saputo esprimere negli svariati settori di competenza di una questura: ordine pubblico, settori informativi e investigativi, misure di prevenzione, licenze di polizia, immigrazione, tecnico logistico, amministrazione del personale, commissariati di Rovereto e Riva del Garda, tutte le nostre specialità della Polizia di Stato, Scuola di Moena, il nostro personale sanitario, il personale dell’ amministrazione civile, il cappellano, la sezione di Trento dell’ Associazione Nazionale della Polizia di Stato.
Un ringraziamento particolare a tutte le sigle sindacali che bilanciano la loro sacrosanta azione a tutela dei diritti dei lavoratori di polizia con un altissimo senso istituzionale di appartenenza alla Polizia di Stato.
 
Un particolare ringraziamento al Sig. Commissario di Governo, prefetto Gianfranco Bernabei, per tutto quello che fa non solo in quanto massimo responsabile politico - amministrativo della sicurezza in provincia, ma anche per la sua azione di vicinanza al personale della questura.
Un saluto deferente all’Arcivescovo di Trento Mons. Lauro Tisi.
Un saluto affettuoso ai valorosi colleghi dei Carabinieri e della Guardia di finanza, Matteo Ederle e Mario Palumbo, con cui ho operato più in simbiosi che in armonia.
Un saluto riconoscente alla Magistratura trentina, cominciando dai suoi Vertici inquirenti e giudicanti, alle Magistrature contabili e amministrative, all’Avvocatura dello Stato per le efficaci interrelazioni istituzionali. In particolare, un saluto affettuoso al Procuratore della Repubblica Sandro Raimondi.
 
Ringrazio il Presidente della Provincia Autonoma e tutta la sua struttura tecnico-amministrativa per l’altissima professionalità che esprimono, che supporta e agevola di fatto, in tante situazioni, anche l’operato delle Forze di Polizia sul territorio.
Ringrazio i Sindaci di Rovereto e di Riva del Garda e tutti i Sindaci di questa provincia. Ringrazio in particolare il Sindaco di Trento per il modo serio ed equilibrato con cui interpreta il suo ruolo sui temi non facili della sicurezza urbana e di prossimità di una città di dimensioni medio-grandi, relazionandosi in modo mirabile ed efficace con le Autorità di P.S., con grande garbo istituzionale.
Un saluto cordiale al Vice Presidente della Regione.
Un saluto caloroso a tutti i Sindaci di questa magnifica provincia.
Prego il Presidente della Provincia e il Sindaco di Trento rivolgere a tutti i cittadini di Trento e della sua provincia il mio saluto più affettuoso.
 
La mia permanenza a Trento è stata breve, ma intensa e ogni giorno ho cercato di tenere fede a quanto dissi all’atto del mio insediamento: non perderò un attimo della mia permanenza in questa sede per lavorare sui temi della sicurezza e dell’ordine pubblico di questa Provincia.
Ho conosciuto personalmente e intrapreso un primo scambio di informazioni con la maggior parte dei sindaci, preziose antenne sul territorio anche sui temi della sicurezza, gettando le basi per una sempre maggiore sinergia istituzionale.
Come pure ottimi sono continuati ad essere i rapporti quotidiani con la Procura Distrettuale.
In questi mesi la Questura di Trento, per vari motivi, si è ulteriormente rafforzata sul piano degli organici e su molti aspetti professionali, a cominciare dall’ ordine pubblico, le misure di prevenzione, la polizia amministrativa e la polizia giudiziaria, grazie anche all’opera del mio Vicario dr. Luigi Di Ruscio.
 
Io cercato di dare il mio contributo alla gestione delle tante problematiche di cui viene investita una Questura, tenendo ben presente che Trento deve restare, fra le città italiane, quella con i più alti standard della qualità della vita.
E la sicurezza è parte essenziale di questa primazia, quasi una precondizione. So bene che occorre fare ancora di più e ancora meglio specie su alcuni aspetti deteriori della movida e della lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Ma bisogna anche innalzare il livello di attenzione nei confronti delle infiltrazioni mafiose nell’ economia industriale e commerciale, specie nelle valli, dove vivono ed operano persone oneste, perbene e laboriose e per questo più esposte al fenomeno. Ma sono certo che il mio successore saprà fare di più e meglio di me.
 
Il Dipartimento della P.S. conosce perfettamente le esigenze peculiari di questa Provincia Autonoma, per cui invierà a Trento le migliori risorse disponibili, per consentire alla questura di continuare ad essere un’eccellenza nel panorama delle questure italiane e ai cittadini di questa provincia di continuare ad essere soddisfatti dei livelli di sicurezza garantiti.

Alberto Francini

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande