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La Fondazione Pezcoller entra nel «Gotha»

Dopo 40 anni di attività e 25 di collaborazione con l’Associazione Americana di Ricerca sul Cancro, la Fondazione riceverà un riconoscimento mondiale

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Nel 1975 solo il 49% dei malati di tumore sopravviveva alla terribile malattia dopo 5 anni di cure. Nel 2011 questa percentuale è salita al 69%.
Da 40 anni la Fondazione Pezcoller si dedica alla ricerca sul cancro, sostenendone i progressi attraverso molte iniziative, tra cui la principale è l’assegnazione annuale del Premio omonimo, diventato una sorta di «Nobel» per questo settore di ricerca scientifica. Anzi, tra i 29 scienziati premiati quattro di loro hanno ricevuto successivamente proprio il Premio Nobel per la medicina. E sarà un premio Nobel (ricevuto nel 2019), William Kaelin, a presiedere il comitato scientifico dei Simposi Pezcoller, seminari di approfondimento a cui partecipano ricercatori di tutto il mondo.
 
Stavolta però il presidente della Fondazione Enzo Galligioni andrà negli Usa non per consegnare un Premio ma per riceverlo.
«Con immenso piacere e anche sorpresa abbiamo ricevuto la comunicazione che ci è stato assegnato il premio AACR Outstanding Achievement Award 2022 – afferma il presidente Galligioni – che ritireremo durante la celebrazione del 115° anniversario dell'AACR, mercoledì 21 settembre a Washington, DC.
Questo evento celebrerà i grandi progressi nella ricerca sul cancro, raggiunti dall'AACR nel 1907 ad oggi, e allo stesso tempo metterà in evidenza come i progressi della ricerca, continueranno a generare trattamenti efficaci e aumentare le possibilità di guarigione, a beneficio dei pazienti oncologici di tutto il mondo».
 
Stamani, alla conferenza stampa presso la sala conferenze della Fondazione Caritro, hanno partecipato, accanto al presidente Enzo Galligioni, i past president Gios Bernardi («Negli Anni 80 Trento non era niente dal punto di vista medico») e Pietro Monti, colui che nel 1997 ha firmato l’accordo con la più rappresentativa organizzazione mondiale di ricerca sul cancro, la Aacr, 50mila aderenti di 129 Paesi.
La Fondazione Pezcoller è stata selezionata a ricevere questo premio speciale, «in riconoscimento dei grandi sforzi sostenuti nella promozione e nel sostegno della ricerca di eccellenza con varie modalità: i premi ai risultati scientifici più significativi, l’attività scientifica di formazione e aggiornamento, il finanziamento di progetti di ricerca più meritevoli, ed una continua ed efficace comunicazione, con la comunità scientifica ed il pubblico non specialistico».
 
In tale occasione sarà presente tutta la comunità scientifica che si occupa di ricerca sul cancro. Con questo Premio la AACR, con cui la Fondazione Pezcoller gestisce il Premio da 25 anni, intende celebrare «individui e organizzazioni di prestigio, come la Fondazione Pezcoller, che sono stati all'avanguardia negli sforzi per accelerare l'eradicazione del cancro, a livello nazionale e internazionale».
«È un grande onore per me congratularmi con lei e con la Fondazione Pezcoller per questo meritato premio – ha scritto al presidente Enzo Galligioni la Ceo della Associazione AACR Margaret Foti. - Desideriamo in particolare onorare la sua eccezionale leadership, e tutti Presidenti che l’hanno preceduto, in particolare per la speciale collaborazione in corso tra la Fondazione Pezcoller e l'AACR, per identificare e premiare annualmente le più importanti scoperte nella ricerca sul cancro, attraverso il Premio Pezcoller-AACR, che è uno dei più prestigiosi premi internazionali nel campo della ricerca sul cancro».
 
40 anni a sostegno della ricerca di eccellenza, iniziati con l’intuizione del Prof. Pezcoller, alla fine degli anni 70, e realizzati con determinazione, superando tutte le difficoltà e lo scetticismo iniziale. Un prestigio internazionale, ottenuto passo dopo passo grazie all’impegno costante di tutti i presidenti e consigli di amministrazione, la vicinanza ed il supporto della comunità trentina, (dalle Istituzioni al mondo economico, accademico, scientifico e in particolare della gente), che ci ha accompagnato e sostenuto in questo lungo percorso.

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