Si festeggiano i 96 anni di suor Cecilia Impera
È sempre stata amica dell’Anpi trentina, che l’ha sempre considerata con onore tra i suoi fondamenti
Eugenio Impera, giovanissimo partigiano, studente liceale di Riva del Garda fu ucciso dalle SS davanti ai famigliari, mentre era ancora in camera da letto.
Davanti a lui la sorella Romana, anche lei vicina all’impegno del fratello. La morte brutale di Eugenio diventò per Romana memoria di vita e di tenace cambiamento negli anni e negli incontri che l’aspettavano.
Come quello con Giuseppe Dossetti, al seguito del quale Romana diventò suor Cecilia. Al momento di tagliare i ponti con la politica, nel 1955, Giuseppe Dossetti volle bruciare tutte le sue carte.
Fu la futura suor Cecilia, allora ancora Romana, a occuparsi per due giorni del rogo.
Fu in seguito che accompagnò Dossetti in un viaggio di studio in India e vi rimase quindici anni studiando a fondo i più importanti testi dell’induismo e restando sempre accanto ai più poveri, agli ultimi degli ultimi.
Ma prima era stata un anno in Grecia e dieci anni in Palestina, per favorire il dialogo tra le grandi religioni e il cammino ecumenico, partendo dalla conoscenza diretta del contesto del pensiero e della vita.
Ora vive i suoi novantasei anni nel monastero di Monteveglio (BO), la comunità fondata da don Giuseppe Dossetti.
Suor Cecilia è sempre stata naturalmente vicina all’Anpi e l’Anpi trentina l’ha sempre considerata con onore tra i suoi fondamenti.
Per questo mercoledì, 5 ottobre, nel suo compleanno, si stringe attorno a lei con rinnovata commozione e rinnovato affetto.
L’Anpi del Trentino
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