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Alla Filodrammatica di Laives il 25° Premio «Mario Roat»

Migliore attrice della rassegna è stata giudicata Ylenia Colombini della Filodrammatica «San Martino» di Fornace

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In casa del giudice.

È stato consegnato al Teatro Comunale di Pergine Valsugana, alla presenza di un folto pubblico e dei rappresentanti delle cinque compagnie partecipanti al concorso, il «Premio Mario Roat», principale riconoscimento assegnato nell'ambito della venticinquesima edizione della Rassegna «Palcoscenico Trentino» organizzata dalla Co.F.As.
La giuria degli esperti, composta da Romeo Liccardo (docente presso l'Accademia dei Filodrammatici di Milano), Maria Zanetti (insegnante), Giovanni Garau (attore filodrammatico), Andrea Coppi (scenografo) e dal giornalista critico teatrale Fabio Lucchi, ha assegnato il massimo riconoscimento - Premio Mario Roat - alla Filodrammatica di Laives, una delle realtà teatrali di lingua italiana operanti in provincia di Bolzano aderenti alla Federazione provinciale trentina.
La scelta dei giurati ha premiato l'allestimento di «In casa del giudice», una scrittura drammaturgica del romano Marcello Isidori.
«In un testo pieno di significati esistenziali - argomenta la Giuria nelle motivazioni al premio - lo spettacolo si trasforma presto in uno psicodramma, in un crescendo di incomprensioni e colpi bassi. Dal quale tutti e quattro i personaggi usciranno cambiati, ma sconfitti.»
 
La compagnia teatrale attiva nella città altoatesina ha ottenuto anche il Premio alla migliore scenografia in quanto lo scenografo Bruno De Bortoli per aver realizzato «uno spazio-stanza-gabbia di forte impatto emotivo che nel dipanarsi dell’azione scenica si trasformerà idealmente in un ring».
A completare il successo della Filodrammatica di Laives l’assegnazione ex aequo del premio al miglior attore a Gianluca Bona e Michele Bresadola che «seppur giovani, hanno dato grande prova attoriale nei personaggi di Edo e Walter con padronanza scenica e intensità».
 
Apprezzamento della giuria anche per Alberto Uez della Compagnia GAD - Città di Trento al quale è stato assegnato il premio alla migliore regia per lo spettacolo «Qualcuno volò sul nido del cuculo» che «nonostante una non facile rappresentazione del testo ha saputo realizzare una regia convincente, coinvolgente e di grande impatto emotivo».
Alla compagnia diretta da Alberto Uez e presieduta da Giovanna Tomasi sono andati anche il premio della Giuria dei giovani e il premio del pubblico, assegnato attraverso il computo dei voti espressi dagli spettatori abbonati.
In entrambi i casi Qualcuno volò sul nido del cuculo è stato ritenuto lo spettacolo migliore.
 

Qualcuno volò sul nido del cuculo.
 
Migliore attrice della rassegna è stata giudicata Ylenia Colombini della Filodrammatica «San Martino» di Fornace per aver dato, nello spettacolo I tre moscatieri «un’interpretazione spigliata e divertita al personaggio della Contessa Ghertrud».
La giuria ha inoltre assegnato una doppia segnalazione quale «Promessa del Teatro Amatoriale Trentino» ad Annachiara Avanzi e Matteo Decarli della Compagnia Teatrale Argento Vivo di Cognola «per la freschezza giovanile che hanno dato ai due innamorati» nello spettacolo El sior paron Bortolo.
È andata infine ad Alessio Bonapace la Targa «Lino Lucchi» quale miglior giovane interprete di un testo dialettale «per la naturalezza del suo Zuan» in Fior di Zanelo messo in scena dalla Compagnia Teatrale Gustavo Modena di Mori.
 
La serata finale dell'edizione 2022 di «Palcoscenico Trentino» si era aperta con l’applaudito concerto dell’Orchestra vocale a cappella Chorus Band, che ha proposto uno spettacolo, unico nel suo genere, che per la prima volta approdava in Trentino. Riproducendo, con la sola voce, sia la melodia che gli accompagnamenti strumentali dei brani, l’ensemble ha spaziato su brani del repertorio pop-rock dagli anni '60 ad oggi e ha inoltre eseguiti alcuni motivi tipico del periodo natalizio.
Il premio principale, frutto della valutazione espressa dalla Giuria degli esperti, è stato consegnato da Roberta Roat, figlia dell'attore e regista che nel 1946 fu il fondatore della Federazione che oggi raggruppa oltre cento filodrammatiche attive sul territorio trentino, oltre ad alcune realtà di lingua italiana operanti in provincia di Bolzano, fra cui la vincitrice Filodrammatica di Laives.
 
Nel tracciare un bilancio di questa 25ª edizione del Premio, il presidente della Co.F.As., Gino Tarter, ha espresso la propria soddisfazione per il fatto che, dopo due anni caratterizzati dalla pandemia che ha imposto limitazioni allo svolgimento dell’attività, Palcoscenico Trentino ha potuto finalmente essere organizzato nella sua doppia articolazione.
«La Vetrina del Teatro Co.F.As.» in primavera e il Premio Mario Roat in autunno. Tarter si è inoltre complimentato con le compagnie partecipanti per la buona qualità complessiva degli spettacoli presentati a concorso, che hanno portato a Teatro un pubblico numeroso.
Non sono mancati i ringraziamenti finali che la Co.F.As. ha inteso rivolgere a: Provincia autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura, Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, Cassa di Trento - Credito Cooperativo Italiano, Cantina Rotaliana di Mezzolombardo e Gruppo Itas - Agenzia di Lavis, che hanno garantito sostegno alla manifestazione.

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