Il gruppo Athesia ha acquistato il quotidiano «L’Adige»
Nel pacchetto acquisisce anche Radio Dolomiti e l’Agenzia Alpi Pubblicit
Come si supponeva, il Gruppo Athesia alla fine ha acquistato anche il quotidiano trentino l’Adige.
Adesso la società si trova proprietaria del 90 percento della stampa del Trentino Alto Adige, avendo la totalità dei quotidiani «Il Dolomiten» (in lingua tedesca), «Il Trentino» e «Alto Adige» oltre ad altri periodici.
Col pacchetto del giornale «L’Adige» ha acquisito anche Radio Dolomiti e l’agenzia di vendita pubblicità del giornale.
Ovviamente è in regola con la legge sul monopolio perché il 40 percento che non può essere superato è quantificato a livello nazionale e non locale.
L’acquisto comprende anche l’immobile delle ex Missioni Africane e la rotativa di stampa.
Entrambe sono state per lungo tempo al centro delle trattative, sia perché l’immobile risultava sopravvalutato, sia perché il gruppo Athesia ha già una rotativa. Ma alla fine è stata trovata la quadra. La svalutazione asseverata dell'immobile produrrà sgravi fiscali significativi e la rotativa - venga tenuta o meno - risulta comunque un affare.
Il valore ovviamente non è noto con precisione, ma si parla di una cifra di 8,5 milioni netti che vanno alla holding INIT che fa capo alla famiglia Gelmi, il che porta a un ammontare complessivo della transazione – al lordo dei debiti, del leasing residuo e degli ammortamenti – a circa 18 milioni.
L’Adige è nato sulle orme del settimanale cattolico anteguerra «Il Popolo Trentino», che poi è diventato quotidiano nel 1946.
Nel 1951 cambia nome e diventa «L’Adige», con editore e direttore Flaminio Piccoli, il potente politico trentino democristiano dell’epoca. Nel 1982 il quotidiano divenne proprietà dei Conti Gelmi di Caporiacco.
Il giornale è diretto oggi da Pierangelo Giovanetti.
Le copie giornaliere del giornale L’Adige vendute oggi sono circa 12.000 che, con abbonamenti e internet, arrivano alle 22.000 unità.
Il problema del monopolio raggiunto in regione da Michl Ebner, Ad di Athesia Spa, è piuttosto irrilevante, dato che il mercato vuole comunque una stampa pluralista e dato che la concorrenza rimane l’anima del commercio anche in casa.
In tutti i casi la proprietà ha rassicurato i lettori in tal senso.
La nuova proprietà ha rassicurato anche i dipendenti dei due giornali, precisando che le due testate non verranno fuse.
Quello che si può immaginare è che l’immobile delle Ex Missioni Africane potrebbe ospitare sia l’Adige che l’Alto Adige (già ospita anche la redazione del Corriere del Trentino) perché lo spazio c’è e la vicinanza non è tecnicamente rilevante.
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