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Mori, Area Casotte (21 ettari): si lavora al piano attuativo

Trentino sviluppo rietene di poter contrattare l’arrivo di imprese tali da coprire il 70% della superificie con l'occupazione fino a 500 persone

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Il lavoro del Comune di Mori per favorire l’insediamento di nuove imprese sull’area Casotte non si è mai interrotto e, nell’ultimo periodo, si è intensificato.
L’elemento che, più di tutto, cambia le carte in tavola rispetto al recente passato è rappresentato dal fatto che, complice una crisi economica che comincia finalmente a essere superata, oggi Trentino sviluppo comunica di poter contrattare l’arrivo di imprese tali da coprire addirittura il 70% della superificie che, a regime, potrebbe occupare fino a 500 persone (l’area è di 21 ettari).
L’altra novità di rilievo è data dal fatto che la Provincia si sta muovendo per la bonifica della parte a nord nella stessa area Casotte, contaminata dal «polverino della Montecatini»; al termine di questi lavori, ulteriori 2 ettari saranno dunque utilizzabili per l’industria.
Ciò che tocca al Comune è l’elaborazione del piano attuativo per l’area (non l’ammissione o meno di determinate aziende, come sostiene qualcuno) e dunque l’indicazione dei parametri quali altezze e ubicazioni dei capannoni; alcune prescrizioni vengono date a tutela della salute pubblica e dell’ambiente; grande attenzione viene ovviamente riservata all’accoglimento delle esigenze espresse dal mercato di riferimento.
Da giugno a oggi, la commissione urbanistica si è già riunita 3 volte per discutere dell’area Casotte e la stessa giunta comunale, negli ultimi due anni, è stata spesso impegnata sul tema.
 
Va detto che, appena tre anni fa, la congiuntura economica faceva sì che non ci fossero concrete dichiarazioni di interesse da parte di imprese o investitori. Cosa che, come rassicura Trentino sviluppo, oggi è fortunatamente superata.
Stupisce, per certi versi, che determinate critiche vengano dai partiti di opposizione, che pure siedono in commissione coi loro rappresentanti e, dunque, dovrebbero essere già informati sull’argomento.
Ma le polemiche non sono di particolare interesse per l’amministrazione che punta invece a sfruttare appieno le grandi opportunità occupazionali che verranno dalle nuove realtà: nuovi residenti, nuovi lavoratori, nuove opportunità professionali per chi vive a Mori e nuove imprese che faranno vivere il territorio e che verseranno qui le tasse, creando ulteriori opportunità di investimento.
Per entrare nel tecnico, il piano attuativo è uno strumento urbanistico che pianifica l’area e ne stabilisce le regole.
Con la viabilità già realizzata dalla Provincia a suo tempo, il piano potrà entrare nei dettagli e la sua approvazione segue i criteri di una variante urbanistica: saranno dunque necessari i passaggi in commissione, in consiglio comunale, alla tutela del paesaggio e infine in giunta provinciale.

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