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Medicina e Sanità nel 5-600 tra saperi, società e scambi culturali

Il Trentino e le altre realtà italiane al centro di un convegno al Dipartimento di Lettere e Filosofia mercoledì 14 e giovedì 15 novembre

Il convegno è promosso dal Dipartimento di Lettere e Filosofia (Università di Trento) con la collaborazione dell’Ordine dei Medici di Trento e della Fondazione Museo Storico di Trento, e con il contributo di Fondazione CaRiTRo
L’arte medica in Trentino in età moderna è stata a lungo considerata come periferica e di secondaria importanza rispetto all’attività svolta in realtà più grandi e politicamente più influenti, come Roma, Bologna, o Firenze. Di conseguenza anche la quantità di studi ne ha risentito.
Oggi nondimeno tale visione è in via di superamento, alla luce del fatto che la corte del principe-vescovo di Trento e la nobiltà trentino-tirolese ricoprirono nel Cinque e Seicento un ruolo di richiamo per studiosi e medici che poi conobbero carriere di rilievo sia presso la corte degli Imperatori Ferdinando I, Massimiliano II, Rodolfo II e Ferdinando II, sia al servizio di altri esponenti della famiglia asburgica e del suo entourage. 
 
Spiccano i nomi dei physici Bartolomeo e Ippolito e Guarinoni, Giulio Alessandrini, Giovanni Odorico Melchiori, Andrea Gallo, Ottaviano Rovereti, Francesco Partini e Pietro Andrea Mattioli – quest’ultimo, senese di origine, lavorò per il principe vescovo Bernardo Cles (1528-1539).
Alcuni di loro, poi, come Alessandrini, Partini e Bartolomeo Guarinoni, forti delle esperienze professionali maturate all’estero, tornarono nel territorio natio, dove continuarono a esercitare l’ars medendi con profitto.
La documentazione esistente consente di individuare ampi margini per un’indagine approfondita della loro attività e della loro identità professionali.
 
Il convegno si propone di ricostruire queste figure attraverso il contributo di relatori e relatrici che hanno studiato specificatamente questa realtà, ma con un’apertura al confronto con il restante territorio nazionale.
Comprende quindi interventi relativi anche ad altre realtà italiane, focalizzati sui vari aspetti dell’ars medendi nella prima età moderna.
Si parlerà dei percorsi di costruzione del sapere medico tra teoria e pratica medica, del confronto dialettico con le auctoritates antiche, dell’approccio empiristico e dell’osservazione, della tradizione domestico-contadina e monastica (secreta, excerpta, receptae, antidotaria).
Focus anche sui rapporti culturali e scientifici dei medici italiani con il panorama culturale e medico europeo e sull'aspetto socio-professionale: i rapporti professionali, culturali e amicali tra medici, il rapporto medico-paziente, il rapporto tra medici e committenti, le realtà ospedaliere, i medici di condotta.
 
 Comitato scientifico 
Giovanni Ciappelli (Università di Trento), Marco Ioppi (Ordine dei Medici di Trento), Alessandra Quaranta (Università di Trento), Rodolfo Taiani (Fondazione Museo Storico di Trento).

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