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«Abitare l'autonomia» di M. Marcantoni, G. Cerea e F. Guella

Presentati oggi i primi tre volumi della nuova collana editoriale che si propone di spiegare il funzionamento base della nostra preziosa autonomia

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Sono stati presentati stamattina, presso l'Officina dell'autonomia a Trento, i tre volumi della collana «Abitare l'autonomia: profili storici, istituzionali e finanziari dell'autogoverno trentino», pubblicata da Iasa Edizioni in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino.
«Il tema dell'autonomia, continuamente, dibattuto, evocato, difeso e attaccato, non è ancora sufficientemente conosciuto. Lo scopo di questi primi tre volumetti è quello di fornire più chiavi di lettura per leggere il fenomeno trentino, e provare a far uscire il dibattito dalle sedi istituzionali o accademiche, coinvolgendo il più possibile la cittadinanza, le associazioni, i territori, le diverse generazioni.»

Queste la parole iniziali del direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi, presente alla conferenza assieme a Mauro Marcantoni (autore del volume dedicato alla Storia), Gianfranco Cerea (autore del volume dedicato alla Finanza) e Flavio Guella (autore del volume dedicato alle Istituzioni).
L’impoverimento della conoscenza e del valore attribuito ai tratti che identificano le origini, gli assetti e il funzionamento dell’Autonomia Trentina, nel comune quadro regionale, rappresenta il rischio più grande che corriamo oggi comunità provinciale.
 
La Speciale Autonomia di cui gode il Trentino, frutto di una lunga e particolarissima storia e di un esercizio di autogoverno dai risultati sorprendenti - negli ultimi cinquant’anni è il territorio italiano che è cresciuto di più in ricchezza e qualità della vita - non è infatti la semplice sommatoria di competenze statutarie, di apparati gestionali e di risorse finanziarie.
Certo, queste dimensioni sono essenziali, rappresentando gli strumenti che consentono l’esercizio fattivo dell’autogoverno, ma hanno bisogno di un’anima, di un software che ne legittimi l’esistenza e ne guidi scelte e azioni.
In altri termini, è sempre più importante disporre di un bagaglio culturale adeguato sia ad attualizzare i valori e i significati del nostro «saper essere», come comunità autonoma, sia a formare e continuamente aggiornare quelli del nostro «saper fare», come capacità di reggerne le sorti.
Un bagaglio che deve essere adeguato alle esigenze del tutto straordinarie, richieste dalla sconvolgente e insidiosa fase di mutamento che stiamo vivendo ad ogni livello, locale e globale.
 

 
Questo impone un investimento eccezionale in formazione civica rivolta a tutti, dal privato cittadino a chi ha responsabilità nella gestione della vita pubblica, per alimentare il terreno, l’humus, su cui l’Autonomia e le sue istituzioni possono crescere e portare benessere e prosperità economica al Trentino e all’intero Paese.
Un investimento che, per chi ricopre posizioni di responsabilità nella gestione della cosa pubblica, deve assumere un vero e proprio valore di «appropriatezza civica», nel senso di padroneggiare i fondamenti e i concetti chiave che servono per capire e gestire funzioni istituzionali complesse, delicate e fortemente interattive, al loro interno e nei rapporti con l’esterno.

In questa prospettiva, la collana «Abitare l’Autonomia», realizzata congiuntamente da IASA edizioni e da Officina dell'Autonomia (che fa capo alla Fondazione Museo storico del Trentino) rappresenta uno strumento utilizzabile, seppur in modo diverso, da entrambe queste due categorie:
- dai cittadini, in particolare giovani, che possono individuare nei contenuti dei manuali il punto di arrivo di un appropriato percorso di formazione alla cittadinanza;
- da chi ricopre posizioni di responsabilità collettiva, sia in ambito pubblico che privato, che nei manuali può trovare una buona base di partenza per un percorso di ulteriore approfondimento, o semplicemente l’occasione per rinforzare fatti e concetti che meritano di essere ciclicamente rinfrescati.
 
Entrando più nel dettaglio, il primo volume della collana è in corso di pubblicazione e affronta il periodo storico che dall’anno Mille arriva fino al Patto Degasperi-Gruber del 1946.
Si tratta di un periodo importante per conoscere gli «antefatti» - non a caso proprio questo è il suo titolo - dai quali è nata e si è sviluppata l’esperienza autonomistica trentina all’interno - è opportuno ripeterlo - della comune e inscindibile esperienza regionale. Gli autori sono Mauro Nequirito e Giorgio Postal.
I tre piccoli manuali presentati oggi raccolgono il testimone idealmente lasciato dal primo volume della collana e affrontano quella che possiamo definire come l’attualità dell’Autonomia. 


 
Il volume «Storia», di Mauro Marcantoni, presentato da Giuseppe Ferrandi e introdotto da Giorgio Postal, affronta il periodo che va dal secondo dopoguerra ai giorni nostri, ripercorrendo non solo i fatti più rilevanti (politici, istituzionali e sociali) dell’arco temporale considerato, ma entrando anche nel merito delle complesse interrelazioni che questi fatti hanno sviluppato in ambito locale, nazionale e internazionale.
Il volume si conclude con una stimolante riflessione sulle possibili prospettive dell’Autonomia, in stretta connessione con i nodi cruciali dello sviluppo sociale ed economico del Trentino.
 
Il volume «Istituzioni», di Flavio Guella, presentato da Giuseppe Ferrandi e introdotto da Mauro Marcantoni, entra nel merito degli assetti e del funzionamento del sistema autonomistico delineandone i profili, le caratteristiche che lo distinguono da altre realtà autonome, anche speciali, e i modi con cui sviluppa le sue funzioni.
Approfondisce in modo particolare i significati e il profilo istituzionale dell’autonomia, per passare poi al tema fondamentale della normativa di attuazione e concludere con le prospettive future dello Statuto di autonomia.

Il volume «Finanza», di Gianfranco Cerea, presentato da Giuseppe Ferrandi e introdotto da Mauro Marcantoni, affronta gli aspetti finanziari che supportano le funzioni di autogoverno nel loro ordinario e straordinario procedere.
Si tratta di un’analisi originale e completa che approfondisce non solo le dinamiche del delicato rapporto tra entrate e spese, ma anche gli effetti che nel tempo questo rapporto ha prodotto, in termini di sviluppo economico e sociale, arrivando a conclusioni per molti aspetti illuminanti e di estremo interesse.

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