Home | Interno | Autostrada del Brennero Spa compie sessant’anni

Autostrada del Brennero Spa compie sessant’anni

Il 20 febbraio convegno al PalaRotari. Tra i relatori Mieli, Cascetta e Ratti

image

>
Il 20 febbraio 1959, presso la Camera di Commercio di Trento, i rappresentanti della Regione Trentino Alto Adige/Südtirol e delle amministrazioni provinciali, comunali e degli organi camerali di Bolzano, Trento, Verona, Mantova, Reggio Emilia e Modena sottoscrissero formalmente la costituzione di Autostrada del Brennero Spa.
La futura concessionaria di A22 non nacque dal nulla. L’idea di realizzare un’autostrada che andasse dal passo del Brennero a Modena era sorta almeno sette anni prima, quando la Giunta regionale allora guidata da Tullio Odorizzi stabilì che la Ss 12, per quanto ammodernata, non sarebbe stata sufficiente a garantire ai territori un’infrastruttura adeguata al loro sviluppo.
Cominciò allora la trattativa con lo Stato per ottenere la concessione di costruzione e gestione dell’opera.
Il protagonista fu colui che sarebbe poi diventato il primo Presidente della Società: Donato Turrini, allora assessore regionale ai lavori pubblici.
 
Quando, il 20 febbraio 1959, gli Enti locali che vanno da Bolzano a Modena costituirono Autostrada del Brennero Spa, l’ottenimento della concessione era ancora tutt’altro che certo.
Autostrada del Brennero Spa nacque come compagine a controllo pubblico e tale è rimasta nella sua maggioranza per tutti i sessant’anni della propria storia.
Una caratteristica che ha permesso alla Società di distinguersi per una gestione oculata delle risorse finanziarie, per un rigoroso rispetto dell’ambiente, per un’attenta promozione della sicurezza a tutti i livelli e per un dialogo costante con le Comunità dei territori attraversati.
Autostrada del Brennero Spa è riuscita così a coniugare il proprio ruolo di traino dello sviluppo economico nazionale e locale con il dovere di preservare e consolidare il patrimonio ambientale e sociale del territorio.
 

 
In occasione dei suoi sessant’anni, la Società ha pensato di andare oltre il semplice festeggiamento e ha deciso di organizzare un convegno che sarà non solo l’occasione per ripercorrere questa importante pagina di storia, ma anche l’opportunità per rivolgere lo sguardo alle sfide tecnologiche, ambientali, economiche e culturali che attendono oggi un’infrastruttura autostradale moderna di livello europeo.
L’appuntamento, cui i colleghi giornalisti sono cordialmente invitati, è per il 20 febbraio 2019 al PalaRotari di Mezzocorona.
Oltre ai Vertici della Società, vi prenderanno parte il giornalista Paolo Mieli, il docente di Pianificazione dei Sistemi di Trasporto dell’Università Federico II di Napoli e del Mit di Cambridge (Usa), Ennio Cascetta, il docente del Massachusetts Institute of Technology di Boston, Carlo Ratti.
 
Nel sessantesimo anniversario di Costituzione della Società Autostrada del Brennero Spa il Consiglio di Amministrazione ha voluto porre una Targa ad imperitura memoria dei caduti sul lavoro durante la costruzione del corridoio autostradale.
Donato Turrini, primo ed indimenticato presidente della Società riferendosi all’autostrada nel suo libro sulla storia della Società, scriveva così
«Dietro a quest’opera ossia il corridoio autostradale del Brennero ci sono gli uomini che hanno dato il loro lavoro per la sua realizzazione, ai quali dobbiamo rivolgere il nostro riconoscente pensiero, primi tra tutti i 36 operai che durante i lavori di costruzione persero la vita.»
 

 
«Quelle persone non sono mai state dimenticate, – ha detto nel suo discorso il Presidente Luigi Olivieri. – Turrini, nel volume che in questi giorni abbiamo avviato alla sua terza riedizione, li cita uno ad uno, ricordando il giorno e il luogo del fatale incidente.
«Lo stesso Turrini, auspicò anche che i loro nomi venissero scritti a perenne memoria su una lapide posta nella sede. Oggi, siamo qui a porre questo piccolo, ma credo importante segno di riconoscenza verso chi perse il bene più prezioso, la propria stessa vita, lavorando ad un’opera che, da lì a pochi anni, avrebbe unito collegato l’Italia all’Europa con un collegamento moderno ossia l’autostrada.»
 
«Questi lavoratori, dipendenti delle ditte appaltatrici che materialmente realizzarono l’autostrada del Brennero – ha cobncluso il presidente, – furono dei veri e propri costruttori d’Europa, perché con il loro lavoro realizzarono un’importante tappa dell’unificazione europea.
«Non solo. Tra i meriti dell’autostrada c’è stato anche quello, non secondario, di aver rappresentato un ponte che mentre univa l’Italia all’Europa, univa anche questa nostra sei Province in un destino Comune nelle loro diversità.
«Oggi siamo qui a ringraziare questi uomini per aver permesso a tutti i territori attraversati dall’autostrada di conquistare un significativo sviluppo economico, un solido ancoraggio europeo e di condividere un progetto comune in cui il valore della collaborazione ha trionfato su divisioni ed egoismi.»

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande