«Spazi protetti» all’Università di Trento
Allattamento e particolari esigenze di salute: creati dei locali riservati – Martedì 14 maggio alle 10.30 alla Biblioteca universitaria centrale se ne potrà visitare uno
Il bimbo da allattare, l’ora dell’insulina per una persona con diabete, uno sbalzo di pressione, un problema con le lenti a contatto.
Per varie ragioni e in diverse fasi della vita si può avere l’esigenza di un momento di tranquillità in un ambiente riservato.
È per questo che l’Università di Trento, in sette strutture, ha allestito spazi protetti per le persone che studiano e lavorano in Ateneo.
Martedì 14 maggio alle 10.30 alla Biblioteca universitaria centrale (Trento –Via Adalberto Libera, 3) se ne potrà visitare uno.
Sarà anche l’occasione per scoprire filosofia e dettagli del progetto che ha coinvolto diverse componenti dell’Ateneo: coordinato dall’Ufficio Equità e Diversità, è stato sviluppato dall’Ufficio tecnico della Direzione patrimonio immobiliare in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica.
Interverranno: Paolo Collini (rettore dell’Università di Trento), Barbara Poggio (prorettrice alle politiche di equità e diversità), Giovanna Massari (Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica, docente responsabile della progettazione del logo) e Michela Favero (responsabile Servizi architettura della Direzione patrimonio immobiliare).
Saranno presenti, inoltre, Patrizia Tomio (responsabile Ufficio Equità e Diversità), Sara Zoppi (che ha lavorato alla predisposizione dei materiali grafici), Elisa Baratto (Direzione risorse umane e organizzazione) e Pierluigi Endrizzi (Direzione patrimonio immobiliare).
Commenti (0 inviato)
Invia il tuo commento