Orso M49: cattura e fuga clamorosa dal recinto del Casteller
Ieri in tarda serata l’orso è finito nella trappola ed è stato trasportato al Casteller. Poi ha superato recinti impossibili ed è fuggito. Ora è ricercato sulla Vigolana

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La notizia verrà rimbalzata sui media internazionali, perché quanto è accaduto ha dell’incredibile.
Ieri in tarda serata la trappola situata nell’alta Rendena, versante orografico occidentale, ha segnalato che l’orso ricercato da qualche tempo è caduto in trappola. La pattuglia più vicina si è portata sul posto e ha verificato che tutto era andato come previsto.
Sono state attivate tutte le operazioni necessarie per il suo trasporto e ricovero nel recinto del Casteller e verso le 2 di notte la gabbia è stata aperta nel settore predisposto per M49.
Una volta liberato, il radiocollare è stato staccato da remoto e la pratica è stata virtualmente chiusa.
La conferenza stampa di stamattina al Casteller.
Verso le 5, però, è scattato l’allarme. L’orso appena catturato è evaso dal super recinto di Casteller.
La struttura è un po’ meno grande di un ettaro ed è divisa in tre recinti interni, fatti in modo che gli animali non debbano avere contatti fra di loro.
Ogni recinto ha una barriera a rete metallica con tanto di fili a impulsi elettrici da 7.000 volt [le ferrovie usano i 3.000 volt – NdR].
Il recinto esterno inoltre è alto 4 metri, ha il risvolto verso l’interno e una seria di altri fili elettrificati con impulsi dello stesso voltaggio.
Secondo quanto stabilito dagli scienziati che hanno omologato il recinto, si tratta di una struttura dalla quale è impossibile scattare per qualsiasi animale. E comunque è il più sicuro dell’intero paese.
Il recinto elettrificato a 7.000 volt.
Beh, l’orso M49 è riuscito a evadere.
Ha abbattuto il primo recinto, indifferente alle scariche elettriche da 7.000 volt.
Ha provato a passare sotto il recinto esterno, ma ha trovato una base di cemento indistruttibile.
Allora si è arrampicato sui 4 metri del recinto e, ancora indifferente alle scosse, è riuscito a raggiungere il rientro al top della rete in tondini di ferro da 12, lo ha scavalcato lasciando qualche traccia del suo pelo ed è saltato fuori.
Quindi si è dato alla fuga, sotto lo sguardo curioso dell’altra orsa che viene tenuta in altro recinto.
Il pelo lasciato dall'orso in fuga.
Naturalmente l’allarme è scattato immediatamente.
È stata data notizia al presidente Fugatti e sono state fatte intervenire le pattuglie con i cani affinché seguissero le tracce dell’evaso M49.
I cani le hanno trovate e seguite per 800 metri circa, ma poi la pioggia ha dissolto le tracce.
Fugatti ha informato il Ministro Costa e poi ha personalmente seguito la faccenda.
Si tratta di un caso decisamente eccezionale, perché era stato scientificamente stabilito che dal Casteller non poteva fuggire nessun grande carnivoro.
Insomma, una specie di «Fuga da Alcatraz».
Fugatti spiega cosa si sta facendo adesso.
In questo momento l’orso vaga sulle pendici della Vigolana (senza radiocollare atto a localizzarlo) e tre pattuglie lo stanno braccando, con l’ordine di intervenire per neutralizzare la minaccia.
D’altronde, la stessa fuga attuata prima dell’alba sta a dimostrare che l’orso M49 è decisamente problematico e, per certi versi, un super orso.
I forestali pensano che non ci sia pericolo immediato per l'uomo, perché l'animale cercherà di stare lontano dai centri abitati.
G. de Mozzi
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