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Firmato oggi a Trento il progetto «Controllo di vicinato»

Sottoscritto dal Sindaco e dal Commissario del Governo, consiste in una sinergia tra cittadini e forze dell'ordine per una migliore vivibilità e sicurezza della città

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 CHE COSA E’ IL CONTROLLO DI VICINATO
Il controllo di vicinato è uno strumento di prevenzione di criminalità, si basa sulla partecipazione attiva dei residenti in una determinata zona, che collaborano con le Forze di Polizia Statali e Locali che esercitano la propria funzione su quel territorio.
Il controllo di vicinato promuove la sicurezza urbana soprattutto attraverso la solidarietà tra i cittadini con il fine ultimo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone.
Agli abitanti dell’area interessata è richiesto di alzare il livello di attenzione, rendendo palese che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro. Se i vicini lavorano insieme, i furti e tanti altri reati occasionali saranno limitati.
Il controllo di vicinato non è richiesta di eroismo o ronde, ma solo richiesta di maggiore attenzione a quelle situazioni anomale che possono generare apprensione e allarme.


 
È stato firmato questa mattina dal Sindaco di Trento Alessandro Andreatta e dal Commissario del Governo Prefetto Sandro Lombardi il Protocollo d’intesa denominato «Controllo di vicinato».
Si tratta di uno strumento di prevenzione della criminalità basato sulla partecipazione attiva dei residenti in una determinata zona, che collaborano con le Forze di Polizia Statali e Locali.
Il protocollo sottoscritto oggi ha la durata di un anno quale periodo di sperimentazione. Per monitorarne l'efficacia verranno tenuti incontri periodici tra le forze dell'ordine.
 
Tre i principali obiettivi di questa nuova iniziativa: coadiuvare le forze di Polizia nella prevenzione, aumentando la percezione di sicurezza e vigilanza; favorire lo sviluppo della cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini attraverso una comunicazione efficace, veloce ed organizzata; migliorare il rapporto Forze di Polizia - comunità, scambiando informazioni tramite i coordinatori dei gruppi che le raccolgono e le trasferiscono alle forze di Polizia.
Quattro gli attori per un buon controllo del vicinato: i gruppi di vicinato; i coordinatori dei gruppi; le forze di Polizia Statali e Locali e gli Enti Locali.
È fondamentale sottolineare che i gruppi di controllo non possono e non si devono sostituire alle Forze di Polizia che hanno il compito esclusivo di svolgere l’attività di repressione e ricerca degli autori dei reati.
 
In estrema sintesi i cittadini uniti in questi gruppi possono dare il loro contributo:
- prestando attenzione a ciò che avviene nella loro zona durante la vita quotidiana;
- collaborando con le Forze dell’Ordine segnalando, tramite il coordinatore, situazioni inusuali e comportamenti sospetti;
- collaborando con i vicini attraverso comportamenti di reciproca assistenza (sostegno ai vicini anziani e soli, ritiro della posta in caso di assenza, sorveglianza reciproca delle case, ecc.);
- comunicando rapidamente le informazioni e riversandole al coordinatore del gruppo;
- individuando i fattori di rischio ambientale (scarsa illuminazione, accessi vulnerabili, persone sole, ecc.) indicati dalle Forze di Polizia.
 
Per dar vita all’iniziativa nel corso dell'anno sono state organizzate una serie di riunioni con i responsabili della Polizia locale nelle Circoscrizioni interessate, con la finalità di illustrare il progetto alla cittadinanza ed individuare volontari e coordinatori dei gruppi.
Quattro le Circoscrizioni che finora hanno costituito dei gruppi con il rispettivo coordinatore, nello specifico Argentario (7 gruppi), Oltrefersina (1 gruppo), Gardolo (2 gruppi) e Centro Storico-Piedicastello (1 gruppo), gruppi che diventeranno operativi proprio con la firma del protocollo.
Anche presso la Circoscrizione di Povo è stata fatta la riunione informativa.
Il progetto era stato promosso in prima battuta a febbraio dalla Commissione consiliare per le politiche sociali e dalla Commissione per l’ambiente e la vivibilità urbana con la mozione recante «Maggiori sinergie tra istituzioni e cittadini per migliorare la vivibilità e la sicurezza urbana» e, successivamente, dalla Mozione del Consiglio comunale n° 29 del 12 marzo 2019 intitolata «Maggiori sinergie tra istituzioni e cittadini per migliorare la vivibilità e la sicurezza urbana»

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