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Concessione A22, la storia infinita… Tutto ancora come prima

Un altro incontro con la Ministra De Micheli dei soci pubblici dell'A22. Sul tavolo due soluzioni. Entro una settimana (solo) il parere del Ministero

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Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano e della Regione autonoma Trentino-Alto Adige Arno Kompatscher ha incontrato oggi a Roma - unitamente agli attuali 16 soci pubblici di Autostrada del Brennero SpA - la ministra alle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli.
Sul tavolo i futuri passi da compiere - dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti della delibera CIPE n. 24 del 20 maggio 2019 - per la finalizzazione della procedura di affidamento della gestione della tratta autostradale Brennero-Modena agli enti territoriali.
Il presidente Kompatscher - a nome dei soci pubblici - ha presentato alla Ministra due proposte concrete per arrivare il prima possibile al rilascio della concessione trentennale a favore di una società in-house, chiedendo che siano valutate entrambe, al fine di adottare la soluzione che garantisca la chiusura dell’operazione nei tempi più rapidi.
 
 Le soluzioni sul tavolo della Ministra 
La prima soluzione prevede che la futura società concessionaria sia partecipata interamente dai soci pubblici - come disposto dalle norme attuali - e propone di trovare un meccanismo che qualifichi con certezza la natura giuridica del fondo ferrovia, al fine di permettere la liquidazione dei soci privati.
La seconda soluzione prevede il mantenimento dei soci privati all’interno della compagine societaria.
Rispetto a questa prospettiva, è necessario ottenere il via libera della Commissione europea, la quale dovrebbe certificare la coerenza dell’operazione con la normativa europea.
Tutti i soci pubblici hanno infine condiviso l’urgenza di trovare presto una soluzione, nonché la assoluta necessità di evitare che la concessione sia messa a gara, per poter garantire la rapida messa in moto dei rilevanti e cruciali investimenti previsti dal Piano economico finanziario, tra cui 1,7 miliardi per le opere ferroviarie legate al BBT e più di 4 miliardi per le opere viabilistiche e di miglioramento della tratta autostradale.
Il Ministero ha manifestato l'intenzione di svolgere nei prossimi giorni le opportune verifiche sulla fattibilità tecnico-giuridica delle due ipotesi, anche attraverso una eventuale interlocuzione con gli Organismi europei.
 
 La storia infinita... 
Insomma, dopo anni di trattative e a concessione ampiamente scaduta, è ancora tutto in alto mare.
E dopo ci si domanda perché gli investitori stranieri lasciano l’Italia.
Alla fine se ne andranno anche gli investitori italiani.

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