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Tavolo tecnico tra Fugatti e il Ministro Boccia

I rapporti finanziari Provincia-Stato al centro dell'incontro: come già negli intenti della Provincia, si potrà ricorrere al credito solo per spese in conto capitale

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I rapporti finanziari tra la Provincia autonoma di Trento e lo Stato, alla luce delle scelte governative e degli inevitabili riflessi sulle dinamiche che generano lo stock del bilancio provinciale.
Questo il tema centrale del lungo e costruttivo confronto che si è svolto stamane al Palazzo di Piazza Dante, dove il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, è stato ricevuto dal presidente Maurizio Fugatti, accompagnato dal vicepresidente Mario Tonina e dagli assessori Stefania Segnana e Giulia Zanotelli.
Erano presenti anche il direttore generale della Provincia, Paolo Nicoletti, la dirigente del Dipartimento affari istituzionali, Valeria Placidi e il presidente della Commissione dei Dodici, Fabio Scalet.
 
«Abbiamo sempre detto – ha commentato Fugatti – che la diminuzione delle tasse può produrre un aumento dei consumi da parte delle famiglie e un rinnovato vigore degli investimenti delle imprese.
«Ma affermiamo nel contempo che questo effetto va attentamente monitorato, in particolare qui da noi, visto che lo Statuto di autonomia prevede che le nostre competenze vengano alimentate attraverso le entrate fiscali pertinenti al nostro territorio. Per questo, gli interventi dello Stato avranno un inevitabile impatto sulle casse provinciali.
«Il dialogo avviato con il ministro è positivo e confidiamo possa portare nel medio periodo all'individuazione di un percorso per tutelare il nostro bilancio, per il bene dei cittadini.»
 

 
Tra i temi toccati, anche la possibilità che Piazza Dante possa ricorrere al debito per irrobustire i flussi finanziari destinati agli investimenti strategici sul proprio territorio, ipotesi su cui maggioranza e opposizione in Consiglio provinciale si sono dette concordi.
Occorre però superare quel vincolo posto dallo Stato secondo il quale solo chi ha già fatto debito in precedenza - e non è il caso del Trentino - può continuare a farlo entro il limite delle somme rimborsate.
«È chiaro che poter disporre anche di questa possibilità – ha commentato Fugatti – si traduce in un'opportunità in più per mettere in campo gli investimenti che i trentini si aspettano e continuare ad assicurare servizi eccellenti.»
 
Durante il vertice si è parlato anche del Bonus Renzi (che il Governo sta valutando di trasformare in detrazione fiscale) e della norma di stabilità finanziaria.
«Sarà all'interno della Commissione dei Dodici che questo percorso potrà essere definito nei dettagli, ma va detto che il ministro Boccia ha già indicato una prima ipotesi alla quale guardiamo con interesse” ha concluso il presidente della Provincia.
Da parte sua, il ministro ha riconosciuto al Trentino le caratteristiche di «un territorio esigente e dinamico, dove la concretezza rappresenta un elemento primario».
Piena disponibilità quindi a costruire insieme gli scenari del futuro, anche alla luce del fatto che Accordo di Milano e Patto di garanzia avranno efficacia fino al 2022, ma con l'obiettivo di garantire gli strumenti necessari alla gestione autonoma, responsabile e duratura delle moltissime competenze in capo alla Provincia.

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