La Magistratura è un fattore fondante di un Paese civile
Ma la vicenda di Luca Palamara getta una brutta ombra sull’intero comparto
La notizia è apparsa solo su poche testate nazionali e praticamente inosservata nei canali RAI.
Eppure è una delle cose che più dovrebbe indignare la gente perbene, gli uomini e le donne che vivono in questo adorato Paese, che oltre alle sue meraviglie ha i suoi orrori.
Ci riferiamo alle intercettazioni fatte tra il PM Luca Palamara e un suo collega, quando il primo diceva che Salvini andava colpito duramente. Il collega gli obiettava che Salvini non aveva fatto niente e Palamara gli aveva ribattuto che lo sapeva, ma che andava attaccato lo stesso.
Come sappiamo, Salvini è poi stato rinviato a giudizio e la Giustizia farà il suo corso.
Già, la Giustizia farà il suo corso. Una frase che tutti i cittadini pronunciano in piena sicurezza che la Magistratura farà il suo dovere.
Ma come si fa a pensarlo in tutta serenità, dopo quello che abbiamo sentito?
Quanti Palamara ci saranno in Magistratura?
La domanda è tutt’altro che peregrina, perché il ruolo della Magistratura è fondante in un paese democratico. La differenza tra un Paese occidentale e uno del resto del Mondo sta proprio nella solidità delle Istituzioni.
Queste sono cose che non debbono accadere e basta.
La Magistratura deve essere sempre al di sopra di ogni sospetto.
Per questo sosteniamo il parere che chi ha pronunciato quelle parole che stridono con la parola Giustizia, debbano lasciare la Magistratura.
Palamara ha chiesto scusa a Salvini. Ma si tratta solo di un’ammissione di colpa.
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