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Al via i lavori del Consiglio regionale

In Sala di Rappresentanza la prima seduta plenaria dall'inizio dell'emergenza Covid. In aula il testo di legge che permette il rinvio delle elezioni comunali all’autunno

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Massima partecipazione dei cittadini, agevolazione dell'organizzazione e contenimento dei costi i criteri che i Presidenti delle Province di Bolzano e Trento terranno in considerazione per l'individuazione della data delle elezioni.
Così ha dichiarato il Presidente Arno Komatscher, in apertura del Consiglio regionale, riunitosi in seduta plenaria per la prima volta da quando è iniziata l’emergenza sanitaria Covid-19.
Il Presidente della Regione ha voluto porre anche l'accento sull'autonomia decisionale della nostra Regione rispetto alle decisioni di Roma, ma ha ribadito anche l'importanza di cercare una soluzione che venga incontro anche alle esigenze di ridurre le spese e quindi di tenere in considerazione anche la data che sarà proposta per il referendum.
Una riunione fuori del comune, con l’intera assemblea riunita all’interno della Sala Rappresentanza, per poter rispettare le distanze minime di sicurezza.
 
Il primo punto all’Ordine del Giorno, proprio il pacchetto di norme previste per il rinvio: il Disegno di legge n. 20: Modifiche alla legge regionale 3 maggio 2018, n. 2 «Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige» e successive modificazioni (presentato dai Consiglieri regionali Köllensperger, Rieder e Foppa); il Disegno di legge n. 22: Modifiche alla legge regionale 3 maggio 2018, n. 2 «Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige» e successive modificazioni e disposizioni per garantire il diritto di voto alle persone in quarantena obbligatoria a causa della pandemia di COVID-19 (presentato dai Consiglieri regionali Coppola e Marini) e il Disegno di legge n. 23: «Norme urgenti di rinvio del turno elettorale generale 2020 per l’elezione del sindaco e dei consigli comunali» (presentato dalla Giunta regionale).
 
I primi due testi sono stati respinti in Commissione, mentre sul terzo sono numerosi gli emendamenti presentati.
Il Consigliere Alessandro Urzì ha subito chiesto una interruzione dei lavori per avere una presa di posizione chiara da parte della Giunta regionale sulla individuazione della data per le elezioni.
«Credo sia utile avere un chiarimento sui criteri che intende seguire la Giunta regionale per stabilire quale sarà la data per poter poi permettere ai Consiglieri di fare le proprie valutazioni.»
 
Il Presidente Kompatscher ha dunque preso parola.
«Poco fa mi sono confrontato con il Presidente Fugatti, concordiamo che i criteri debbano essere gli stessi, indipendentemente dalla data che il Parlamento sceglierà per la data del Referendum.
«Noi possiamo decidere autonomamente il lasso di tempo in cui indire le elezioni. Oggi dobbiamo esaminare questo disegno di legge e fissare questo lasso di tempo e saranno i due Presidente di Provincia a stabilire quando fare le nostre elezioni.
«L’obiettivo prioritario è quello di avere la più ampia partecipazione da parte dei cittadini. Dovremo verificare quali date devono essere evitate per far sì che non ci siano ostacoli, dobbiamo vedere quando ci saranno le sale disponibili e dovremo cercare di contenere il più possibile i costi.
«Indipendentemente da quello che sarà deciso per il referendum, la legge prevede che possiamo scegliere anche quella data, ma potrebbe essere anche un’altra in base ai criteri che ho detto. Stabiliremo la data nel rispetto della democrazia, per permettere al maggior numero di cittadini di partecipare alle elezioni.»

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