Luisa Zappini patteggia 18 mesi, pena sospesa
L’ex dirigente provinciale era accusata di truffa sui permessi e abuso d’ufficio
La difesa rappresentata da Nicola Stolfi e i pubblici ministeri Marco Gallina e Alessandra Liverani avevano raggiunto un accordo di patteggiamento per Luisa Zappini, la ex dirigente provinciale accusata di truffa su permessi e abuso d’ufficio.
Il patteggiamento, che prevedeva un anno e sei mesi per l’imputata, è stato approvato dal giudice Enrico Borrelli e pertanto diviene esecutivo. La pena è stata sospesa, sospensione che era contemplata nel patteggiamento.
Come si ricorderà, era accusata di varie ipotesi di reato, che l’avevano portata agli arresti domiciliari.
La dottoressa Zappini era accusata di truffa aggravata per aver utilizzato i permessi previsti dalla Legge 104 per assistere un familiare in difficoltà per andare in vacanza, di figurare al lavoro anche se era assente per motivi personali, oltre al peculato derivante dall’aver utilizzato l’auto di servizio per scopi privati.
La ex dirigente ha sempre respinto le accuse, precisando che al massimo potevano esserci state delle imprecisioni, delle sviste, cose fatte un po’ in fretta, ma sempre senza il dolo.
Ricordiamo che, come vuole la giurisprudenza, il patteggiamento non può essere considerato come ammissione di colpa.
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