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Carabinieri TPC Udine: restituiti documenti al Museo Caproni

Si tratta di documenti e materiale fotografico di notevole interesse storico e artistico disperso dall’omonimo archivio

La restituzione è il frutto di un’indagine condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Udine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Trento dott.ssa Alessandra LIVERANI, nell’ambito dell’Operazione internazionale denominata Pandora II – Athena, finalizzata al contrasto del traffico illecito di beni culturali.
L’incarto è stato individuato dai militari dello speciale reparto dell’Arma, nel maggio del 2017, nel corso di una perquisizione in un’abitazione privata a Cles disposta dalla Procura trentina che concordava con le risultanze investigative prodotte nell’ambito di una serie di accertamenti effettuati in ordine alla vendita on-line di materiale archivistico.
L’evidente pregio dei documenti rinvenuti suggeriva ai Carabinieri del Nucleo TPC di Udine di procedere al sequestro d’iniziativa della documentazione al fine di preservarla da eventuali future alienazioni.
 
I successivi accertamenti tecnici effettuati in collaborazione con Neva Capra, curatrice del patrimonio Caproni per conto della PAT, consentivano di determinarne l’autenticità e la provenienza dall’omonimo archivio, ammanco evidenziatosi solamente grazie alla segnalazione giunta dai Carabinieri del Nucleo di Udine.
La documentazione oggetto dell’odierna restituzione, disposta dal GIP del Tribunale di Trento a seguito dell’archiviazione del relativo procedimento penale all’epoca instauratosi, riguarda principalmente la corrispondenza intercorsa tra Giovanni Battista «Gianni» Caproni e il Generale della Regia Aeronautica Napoleone Del Duca, che tratta eventi relativi all’attività di costruzione di cantieri aeronautici nella zona di Bergamo tra il 1937 ed il 1938.
 
Il fascicolo – composto da documentazione interessante ed inedita da un punto di vista storico - risulta omogeneo e discretamente ordinato, fattore che spinge a ritenere che sia stato illecitamente prelevato in toto durante i vari spostamenti che hanno interessato l’Archivio Caproni nel corso degli anni.
La restituzione della preziosa documentazione consente la ricomposizione dei percorsi storici e culturali altrimenti leggibili solo parzialmente e costituisce ulteriore prova della fattiva collaborazione intercorsa tra i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine e la Soprintendenza beni culturali della Provincia Autonoma di Trento, anche al fine di consentire la fruizione completa da parte della collettività della preziosa documentazione finalmente riaccorpata.

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