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Smascherata una badante infedele dai Carabinieri di Cavalese

Aveva prelevato 250 euro dal conto dell'anziana signora utilizzandone bancomat e pin

Con l’aumentare dell’età non si è sempre in grado di svolgere in piena autonomia tutte le mansioni quotidiane e perciò un uomo della Val di Fiemme ha deciso di supportare la propria mamma, agevolandola nella quotidianità, con l’aiuto di una badante.
Come spesso capita, si reperiscono indicazioni e referenze tra le persone della zona, così una donna, ben conosciuta del posto, è stata individuata per coadiuvare l’anziana madre nelle consuete ed ormai troppo pensanti incombenze domestiche.
La signora, però, avendo notato la tessera del bancomat lasciata nella credenza del tinello e il relativo PIN, trascritto su un allegato bigliettino, se ne è impossessata e ha ritenuto di effettuare due prelievi, per prelevare 250 euro, presso una cassa automatica di Cavalese.
 
Ma nonostante l’età, la lucidità dell’anziana ha mandato deluse le aspettative della ladra. Forse troppo provata per svolgere le faccende domestiche, la mamma non ha perso dimestichezza e abitudine a svolgere autonomamente le sue operazioni bancarie e si è accorta subito dei prelievi anomali nonché della sparizione del bancomat.
Memore anche dei consigli raccolti durante gli incontri antitruffa, tenuti dal locale Comandante della Stazione Carabinieri, si è recata presso il Comando di Cavalese e ha sporto formale denuncia.
I successivi accertamenti hanno consentito la rapida individuazione della badante infedele, che è stata deferita alla Procura della Repubblica di Trento, per i reati di furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito.
 
Anche in Trentino i Carabinieri continuano a porre grande attenzione verso i soggetti più deboli, come i nostri anziani e i nostri giovani, che spesso vengono presi di mira dai più disparati soggetti per truffe, furti, raggiri e vendite di sostanze stupefacenti o alcoliche.
In questo caso, ha sortito un effetto positivo l’azione preventiva svolta mediante servizi dedicati e ricorrenti incontri con le comunità come nelle scuole, nel corso dei quali vengono fornite indicazioni, oltre un pieghevole informativo dedicato e semplici - ma troppo spesso dimenticati - consigli di non consegnare denaro, monili o beni a sconosciuti, così come non conservare i codici/password/Pin, nello stesso luogo dove si tengono le diverse carte magnetiche, entrate nell’uso quotidiano nonché di non rischiare la serenità della propria esistenza per una bravata o il divertimento di una sera.
 
Anche in questa occasione, il successo dell’attività di contrasto è stato determinato dalla rapida segnalazione fatta dall’interessato, ma spesso anche parenti prossimi o adulti che assistono a situazioni di potenziale rischio, comunicandole prontamente ai Carabinieri, possono portare alla soluzione del problema, assicurando alla giustizia i responsabili e evitando il compimento di reati.

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