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Trovata uccisa la pastora Agitu, titolare de «La capra felice»

Si tratterebbe di un brutale femminicidio. La sua scomparsa ha destato un profondo senso di dolore in tutto il Trentino

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Foto da Facebook.

Agitu Ideo Gudeta è stata trovata morta nel tardo pomeriggio di oggi nella sua abitazione.
I carabinieri, il magistrato e il medico legale hanno lavorato a lungo sul luogo del delitto.
Non ci sono al momento versioni ufficiali, ma pare che la 42enne di origini etiopi sia stata uccisa brutalmente in camera da letto, colpita con un corpo contundente, probabilmente un martello.
La signora era diventata simbolo dell’integrazione in Trentino. Aveva lasciato l’Etiopia in quanto nel suo paese la libertà veniva calpestata regolarmente.
Aveva aperto una fattoria a Frassilongo dove allevava capre per fare formaggio. L’aveva intitolata «La capra felice».
 
Un paio di anni fa Agitu aveva subito prima minacce e poi pesanti molestie da un vicino che non gradiva che le sue capre invadessero anche la sua proprietà. L’uomo era stato condannato a nove mesi, in quanto il giudice aveva stabilito che nel suo comportamento non c’era odio razziale.
Da allora però la signora era divenuta popolare in tutto il Trentino e ogni settimana, quando lei esponeva i suoi prodotti in una bancarella al mercato del giovedì in piazza S. Maria, riceveva la visita dei cittadini, anche da chi non era interessato ad acquistare i suoi prodotti.
Inoltre aveva ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, in quanto aveva saputo integrarsi perfettamente nel territorio oltre che con la gente.
 
Lucia Coppola scrive su Facebook che il suo «dolore per la perdita di Agitu Ideo Gudeta è immenso».
Numerosissimi i messaggi di cordoglio e di incredulità giunti su Facebook, dove la vittima aveva appena formulato gli auguri natalizi ai suoi numerosi amici.
La signora Agitu aveva peraltro continuato a ricevere minacce a sfondo razziale.
Le ipotesi degli inquirenti, tuttavia, pensano che all’origine dell’omicidio ci siano ragioni economiche e non razziali.
Ci sarebbe anche un sospettato, ma è presto per formulare ipotesi che potrebbero solo danneggiare l’inchiesta e magari la vita di chi potrebbe essere estraneo ai fatti.

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