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Contrasto al fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario

Polizia di Stato, operazione «Oro Rosso», il bilancio dell'ultima settimana: 23 arrestati, 207 indagati e oltre 100.000 controlli

23 arrestati, di cui 7 nel solo fine settimana, 207 indagati e 101.792 persone controllate: è questo il bilancio dell’attività, nell’ultima settimana, della Polizia Ferroviaria.
5.265 le pattuglie impegnate in stazione e 718 a bordo di oltre 700 treni. 283 i servizi antiborseggio e 253 le sanzioni elevate.
19 i minori non accompagnati rintracciati e riaffidati alle famiglie o alle comunità; 65 i cittadini stranieri sorpresi in posizione irregolare.
Controlli intensificati anche grazie all’operazione «Oro Rosso», organizzata il 12 gennaio scorso su tutto il territorio nazionale per il contrasto al fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario.
L’attività ha visto l’impiego complessivo di 611 operatori e si è tradotta in circa 1.517 persone controllate, 1 denunciato, 278 controlli ai rottamai, 130 servizi di pattugliamento lungo linea e 76 su strada. 5 le sanzioni amministrative elevate per un importo di oltre 6.000 euro.
In particolare, nello scalo ferroviario di Milano Lambrate, nel corso dell’operazione, è stato arrestato un cittadino straniero mentre tentava di tagliare con una sega dei cavi di rame.
 
Il 50enne, segnalato dal personale delle Ferrovie dello Stato Italiane, è stato trovato in possesso anche di un piede di porco e numerosi altri arnesi atti allo scasso.
A Viterbo, è stato denunciato un cittadino italiano di 67 anni, titolare di un deposito di materiale ferroso con sede nella cittadina laziale.
L’uomo effettuava una attività di raccolta, recupero e smaltimento di rifiuti speciali senza la prescritta autorizzazione. Sono state sequestrate 43 batterie di grandi dimensioni stoccate irregolarmente.
Nel corso della settimana, a Napoli è stato catturato il latitante Marco Prota di 33 anni, pluripregiudicato, ricercato da ottobre e condannato in via definitiva a quattro anni e quattro mesi di reclusione per rapina, estorsione, stalking e lesioni aggravate.
L’uomo è stato scovato dagli agenti della Polfer, in un’abitazione appartenente alla famiglia, grazie ad un’accurata indagine, nascosto in un’intercapedine alla quale si accedeva tramite un armadio a muro.
 
A Siracusa, la Polfer a seguito di una complessa attività di indagine su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ha eseguito la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, con prescrizione di non allontanarsi dall’abitazione dalle ore 21.00 alle ore 06.00, nei confronti di un 47enne, dipendente di una ditta di pulizia operante all’interno dello scalo ferroviario siciliano, responsabile di ripetuti furti di gasolio dallo stesso locomotore in sosta presso lo scalo ferroviario di «Pantanelli» (SR), avvenuti tra giugno e ottobre 2020, per un totale di circa 14.000 litri sottratti.
Gli operatori della Polfer di Siracusa, anche con l’incrocio di dati informatici, tabulati telefonici e analisi delle videoregistrazioni delle telecamere installate nell’area, sono riusciti a risalire all’indagato che era solito accedere allo scalo di Pantanelli attraverso lo stesso modus operandi: una telefonata, dal suo cellulare al commutatore telefonico per l’apertura del cancello.
L’uomo all’interno della struttura prelevava ingenti quantità di carburante grazie anche all’attrezzatura di cui si era dotato (bidoni, flex e sbarre di ferro).
 
A Verona, i poliziotti hanno arrestato tre nigeriani, di 21, 26 e 28 anni per rapina aggravata in concorso e resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, con l’ausilio delle Volanti della Questura.
I tre sono stati individuati e bloccati dopo essere scesi da un convoglio regionale proveniente da Trento, con ancora in tasca la refurtiva, un telefono cellulare strappato di mano a un giovane connazionale a bordo di un altro convoglio, dopo averlo minacciato di morte se avesse reagito o avvisato qualcuno.
Grazie alla sinergia tra il Posto Polfer di Trento, il Posto Polfer di Bolzano, le volanti della Questura e il personale ferroviario, i 3 sono stati bloccati. Per loro è stata successivamente disposta la custodia cautelare in carcere.
Tra le storie a lieto fine, quella di una sedicenne rintracciata nella stazione ferroviaria di Bari.
La ragazza, allontanatasi dalla comunità a cui era affidata, è stata riconosciuta dai poliziotti grazie alla descrizione fisica diramata nella denuncia di scomparsa.
Una volta fermata, ha confidato agli operatori di voler raggiungere la famiglia per festeggiare il proprio compleanno.

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