Trento: alla vista dei Carabinieri, ingoia le capsule di stupefacenti
Si tratta di un nigeriano di 20 anni che, avendo anche reagito con violenza, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Recuperata la droga
I Carabinieri della Compagnia di Trento, lo scorso lunedì, durante un servizio di contrasto allo spaccio di stupefacenti, hanno arrestato in piazza Dante nei pressi della Stazione ferroviaria un 20enne nigeriano.
L’uomo, con precedenti di polizia, è stato notato nei giardini prospicienti al terminal ferroviario in atteggiamento sospetto, pertanto i Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno deciso di sottoporlo a un controllo, ma alla loro vista in furfante ha reagito violentemente, opponendo una vigorosa resistenza e nel medesimo frangente ha ingoiato tutti gli involucri contenenti, verosimilmente, stupefacente, di cui disponeva.
Bloccato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, è stato sottoposto a controllo con una tomografia assiale computerizzata (T.A.C.) che ha restituito l’immagine dell’effettivo ingerimento di 23 corpi estranei, irregolari, poi risultati essere ovuli di stupefacente.
Lo spacciatore, dopo tre giorni di degenza ospedaliera, costantemente piantonata dai Carabinieri, ha restituito l’ingeriti, pari a circa 7 grammi di eroina.
Di conseguenza è stato denunciato anche per il reato di detenzione finalizzata allo spaccio di stupefacenti e, all’atto della dimissione, dopo la convalida dell’arresto, il giudice gli ha imposto la misura cautelare del divieto di soggiorno nel comune di Trento.
Sicuramente grave è stato il rischio corso del giovane pusher, che per oltre tre giorni ha ritenuto grande parte degli ovuli nell’organismo, con il pericolo della rottura di più d’uno di essi, dato che la conseguente dispersione dello stupefacente nell’organismo, ne avrebbe posto seriamente a repentaglio la vita.
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