Grande mobilitazione per la ricerca di Sara Pedri
Le ricerche della giovane ginecologa di Taio, scomparsa dallo scorso 4 marzo, si concentrano tra Cis e il lago di Santa Giustina
Le ricerche di Sara Pedri, 31enne ginecologa scomparsa dal 4 marzo scorso, proseguono.
Avevamo lanciato un appello già lo scorso 13 marvo (vedi).
Da allora le ricerche non si sono mai fermate, ma una grande mobilitazione è attiva anche in questi giorni con centinaia di persone impegnate.
Nella complessa attività di ricerca sempre in atto da parte di personale dell’Arma dei carabinieri, dei vigili del fuoco permanenti e volontari, Soccorso alpino e Protezione Civile.
L’attività di ricerca in Val di Sole e Val di Non, partendo da Cis e proseguendo sul lago di Santa Giustina, non trascurando ogni minimo particolare e dettaglio, utilizzando le più sofisticate apparecchiature e strumentazioni, oltre a cani molecolari.
Presenti alla centrale operativa allestita a pochi passi dal ponte di Mostizzolo i carabinieri della Compagnia di Cles, guidati dal capitano Guido Quatrale, che sta seguendo passo dopo passo l’evolversi delle ricerche, raccogliendo ogni elemento utile ai fini dell’inchiesta.
Intanto la Procura di Trento ha aperto un fascicolo, per il momento contro ignoti, per fare chiarezza sulla scomparsa di Sara Pedri.
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