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Atto intimidatorio al presidente della Provincia Fugatti

Molto gli attestati di solidarietà del mondo della politica trentina. E della Cooperazione

Gli attestati di solidarietà al presidente Fugatti per l’intimidazione del proiettile inviato per posta dal solito fanfarone sono molti.
Quelli espressi dai propri colleghi di appartenenza politica li abbiamo pubblicati nell’articolo che dava la notizia di cronaca.
Qui di seguito pubblichiamo quelli inviati dalle opposizioni. E quello inviato da Simoni, presidente della Cooperazione trentina.

Futura.
Nell'apprendere la notizia del gesto intimidatorio ai danni del presidente Fugatti  intendo esprimere la mia solidarietà al presidente, anche a nome di Futura Trentino.
«Trovo inammissibile e preoccupante che ci sia qualcuno che possa pensare che minacce e violenza possano essere strumenti per dare legittimità alle proprie idee.»
Paolo Zanella
Consigliere provinciale FUTURA

Partito Democratico del Trentino.
Nell’esprimere anzitutto un pensiero di vicinanza e di solidarietà al Presidente della Provincia Maurizio Fugatti, oggetto di una vile intimidazione, il Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino condanna, senza alcuna attenuante, un gesto che testimonia l’acutizzarsi di un pericoloso conflitto sociale, di fronte al quale la politica tutta e le Istituzioni sono chiamate ad un supplemento di responsabilità anche attraverso linguaggi e comportamenti improntati a tolleranza e rispetto reciproco.
Consigliera Sara Ferrari
Presidente del Gruppo cons. prov. P.D. del Trentino
 
Gruppo Misto/ Europa Verde.
Desidero esprimere piena solidarietà al Presidente Fugatti fatto oggetto di una pesantissima intimidazione presumibilmente da parte della parte più estremista e violenta del movimento No Vax.
L'invio di un proiettile è infatti un gesto sconsiderato e molto grave in qualsiasi situazione e a chiunque venga indirizzato.
A maggior ragione se la causa è l'invito fatto dal Presidente Fugatti a vaccinarsi per vincere la pandemia che ora, con la quarta ondata, sta colpendo in modo significativo anche la nostra provincia dove alcuni numeri relativi a ospedalizzazioni e occupazioni di terapie intensive sono molto preoccupanti. Fare valere le proprie ragioni, che fortunatamente la grandissima parte dei cittadini trentini non condivide, con metodi mafiosi è davvero aberrante.
Lucia Coppola
Consigliera del Gruppo Misto/ Europa Verde
 
Il PATT
Il proiettile inviato al Presidente Fugatti rappresenta solo l'ultimo di una lunga serie di accadimenti che mettono in pericolo le istituzioni democratiche.
Va detto con forza che se una persona mette in campo atteggiamenti intimidatori per far sentire la propria voce o per far prevalere il proprio pensiero, non solo commette un atto deprecabile, ma si pone al di fuori di qualsiasi schieramento politico e sociale.
Ci sarebbe molto da dire anche sulle motivazioni del gesto, se verrà confermata la pista no-vax, dato che chi protesta in genere chiede libertà, mentre questi atteggiamenti la limitano e preludono a una dittatura di pensiero.
Quel che veramente importa, tuttavia, è che dopo anni in cui, soprattutto certi ambienti politici, hanno contribuito sensibilmente al decadimento dell'autorevolezza delle istituzioni (politiche ma anche scientifiche, economiche…) ci si deve impegnare tutti, indipendentemente dal ruolo, a ripristinare e rafforzare quella che a tutti gli effetti è la struttura portante della democrazia.
Soprattutto in una terra autonoma quale è il Trentino che fa della serietà e della responsabilità i suoi tratti distintivi.
Giungano intanto al Presidente Fugatti la solidarietà e la nostra vicinanza.
Il PATT.
 
La solidarietà del sindaco di Trento Ianeselli.
Dispiace davvero che il presidente della Provincia Maurizio Fugatti sia stato colpito da una nuova minaccia. Si tratta di un atto insensato, che inquieta e inquina il clima in un momento difficile per la comunità trentina e per il mondo intero.
Sono certo che il presidente Fugatti non si farà intimidire: a lui va il nostro sostegno e la nostra solidarietà.
Se i contenuti del messaggio fossero confermati, crediamo che il dissenso sulle politiche sanitarie anti Covid provinciali e nazionali abbia passato ogni limite accettabile.
Ad oggi in Trentino sono stati 1.498 i morti causati dalla pandemia, in Italia le vittime sono state 139mila.
È il virus il nemico da combattere, non certo le autorità politiche, i medici, il personale che si adopera per tenere sotto controllo i contagi.
Assistiamo purtroppo a un ribaltamento delle parti per cui chi sostiene i vaccini, chi si adopera per l'applicazione delle regole, chi prende sul serio le evidenze scientifiche viene messo sotto accusa da persone che, paradossalmente, si proclamano paladini della libertà di pensiero.
Ma nessuna libertà è compatibile con i proiettili.
Mi auguro che chi ha inviato la busta sia individuato al più presto. E che tutti coloro che lavorano per fermare la pandemia possano tornare a preoccuparsi solo del pericolo costituito dal virus, non di altre deliranti minacce.
Franco Ianeselli
Sindaco della città di Trento
 
La Cooperazione trentina.
Egregio Presidente, caro Maurizio,
ho appreso con grande preoccupazione e stupore del folle gesto che qualche vigliacco ha compiuto nei tuoi confronti, inviandoti una busta contenente un proiettile.
Esprimo a nome mio personale e di tutta la cooperazione la più ferma condanna rispetto a quanto accaduto, auspicando che le forze dell’ordine risalgano presto all’autore e che lo stesso possa essere punito in modo esemplare.
Non può e non deve trovare spazio alcuno nella nostra comunità chi intenda utilizzare strumenti del genere in luogo del civile - seppur serrato - confronto.
Un caloroso abbraccio.
Roberto Simoni

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