Scoperto a Pergine traffico illegale di tamponi e certificati
I Carabinieri denunciano il titolare dell’attività, un infermiere che oltre al falso rischia l'accusa di corruzione. Si cerca di individuare i clienti
I carabinieri e la Guardia di finanza di Trento, coordinati dalla Procura, hanno portato a termine un’operazione e posto sotto sequestro la struttura che a Pergine effettuava falsi tamponi.
Un infermiere è finito nei guai.
Secondo quanto raccolto dagli inquirenti di tratterebbe di un «mercato nero» dei tamponi e delle relative certificazioni.
Ora rischiano anche i trentini che hanno ottenuto falsi certificati. Vengono ricercati dagli investigatori di Carabinieri e GdF.
La struttura era allestita nel Centro sportivo di Pergine, ed era accreditata dall’Azienda sanitaria di Trento: i cittadini che si presentavano – secondo quanto raccolto dagli inquirenti – potevano ottenere la certificazione senza sottoporsi al test, naturalmente dietro lauto compenso.
Titolare dell’attività è un infermiere che è stato denunciato e oltre al falso viene ipotizzata la corruzione.
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