L’attività della Polizia Ferroviaria nel mese di marzo 2022
In un mese 83 arrestati, 784 indagati e controllate circa 386.000 persone
Ben 83 arrestati, 784 indagati e 385.974 persone controllate: è questo il bilancio dei controlli nel mese di marzo della Polizia ferroviaria. 16.952 le pattuglie impegnate nelle stazioni e 2.819 a bordo treno, 1.128 i servizi antiborseggio, 191 gli stranieri rintracciati in posizione irregolare e 101 i minori non accompagnati rintracciati dal personale della Specialità e restituiti alle famiglie o collocati in comunità.
Controlli intensificati anche grazie alle operazioni straordinarie organizzate dal Servizio Polizia ferroviaria su tutto il territorio nazionale durante l’intero mese, quali Oro Rosso, Rail Safe Day e Stazioni Sicure.
La terza giornata “Oro Rosso” del 2 marzo, finalizzata a contrastare il fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario; ha visto 586 operatori impegnati in 197 servizi di pattugliamento lungo linea e 65 su strada; oltre 2.100 persone controllate e 4 indagate e 258 i rottamai ispezionati.
L’operazione «Rail Safe Day» del 9 marzo, ha visto il presenziamento e controllo di 705 località “sensibili” in tutta Italia, di cui 590 stazioni, per prevenire comportamenti anomali e scorretti in ambito ferroviario che spesso sono causa di incidenti.
68 le sanzioni applicate da oltre 1.450 operatori Polfer.
Infine, la terza giornata dell’operazione «Stazioni sicure» del 29 marzo scorso, mirata al controllo di persone e bagagli in stazione, ha visto 1.268 operatori impegnati nelle 542 stazioni interessate, oltre 2.851 i bagagli ispezionati, 15.703 le persone controllate, 6 gli arrestati e 25 gli indagati.
Tra le storie a lieto fine, il ritrovamento di un sassofono dal valore di circa 5.000 euro dimenticato da un «distratto» viaggiatore sceso da un treno arrivato nella stazione di Avezzano.
Lo strumento è stato notato dal capotreno che ha immediatamente chiamato gli operatori Polfer che lo hanno preso in consegna.
Dopo qualche accertamento i poliziotti sono risaliti al legittimo proprietario che, contattato telefonicamente, è corso in ufficio a riprendere il prezioso strumento.
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