Numerosi i recuperi del Soccorso Alpino in montagna
Un escursionista in difficoltà sulla Ferrata Bolver, un altro che si era perso sul Carega e infine uno si era impaurito sulla Ferrata del Brenta
Intorno alle 11.05 il Numero Unico per le Emergenze 112 è stato allertato per un escursionista del 1982 di Rovereto in difficoltà sulla ferrata Bolver Lugli (gruppo Pale di San Martino).
In difficoltà nei primi 100 metri della ferrata, l'uomo ha chiesto soccorso perché non era più in grado né di proseguire né di tornare indietro per la spossatezza.
Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell'Area operativa Trentino orientale, ha chiesto l'intervento della Stazione di San Martino di Castrozza.
Dopo un'ora di cammino, i soccorritori hanno raggiunto l'escursionista, lo hanno assicurato e lo hanno aiutato a rientrare a valle, fino alla macchina.
Per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale; l'intervento si è concluso poco prima delle 14.
Poco prima delle 11.30 intervento nel gruppo del Carega, nei pressi del sentiero attrezzato Pojesi, verso cima Tibet, dove un escursionista ha perso la via, incrodandosi in una zona molto esposta, privo di assicurazione.
L'elicottero è volato sul posto e lo ha recuperato a bordo.
L'uomo, illeso, è stato trasferito a valle ed affidato agli operatori della Stazione di Ala.
Altro intervento in ferrata sulle Dolomiti di Brenta, lungo il sentiero attrezzato Vidi.
Un escursionista straniero del 1983 ha chiesto aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 13.15, perché in difficoltà e impaurito.
Anche in questo caso, l'elicottero lo ha recuperato a bordo ed elitrasportato a valle, affidandolo agli operatori della Stazione di Madonna di Campiglio, pronti in piazzola per dare supporto.
Commenti (0 inviato)
Invia il tuo commento