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Tempi stretti per l’iter del progetto della funivia

Funivia Trento Bondone, la Giunta Comunale prende atto dello studio di fattibilità e conferma la coerenza con il Pums

Approvata la relazione da allegare alla richiesta di finanziamento, che dovrà
essere presentata al Mite dalla Pat entro il 31 agosto.
Il primo lotto
funzionale comprende il collegamento tra ex Sit ed ex Italcementi e il tracciato
fino a Sardagna, parte integrante della mobilità cittadina.


 
Procede a passi spediti l’iter per la richiesta di finanziamento del progetto della funivia Trento-Monte Bondone, che deve essere presentata dalla Provincia al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili entro il 31 agosto.
Oggi la Giunta comunale ha approvato una delibera che prende atto degli esiti dello studio di fattibilità elaborato dal gruppo di lavoro congiunto composto da tecnici di Trentino Sviluppo, della Provincia e del Comune.
Inoltre la Giunta ha approvato la relazione di coerenza dell’intervento con il Piano urbano della mobilita sostenibile del Comune, relazione che deve essere allegata alla richiesta di finanziamento.
 
 Primo lotto funzionale  
Ai fini del finanziamento si è deciso di procedere con la redazione di un progetto suddiviso in due step: il primo composto dai due tronchi ex Sit, ex Italcementi ed ex Italcementi-Sardagna e un secondo composto da altri due tronchi Sardagna-Vaneze e Vaneze-Vason.
L'istanza di finanziamento riguarderà esclusivamente il primo lotto funzionale (ex Sit - ex Italcementi - Sardagna) per un costo di 37,5 milioni di euro, ma la documentazione predisposta sarà integrata con un documento che inquadra il lotto all'interno dell'intervento complessivo per un costo stimato in circa 70 milioni di euro.
 
 Due target: cittadini e turisti  
Il nuovo collegamento funiviario si configura come impianto rapido per il trasporto di massa.
Il target di riferimento è duplice: da un lato l’impianto andrà a sostituirsi all’attuale funivia Trento-Sardagna, che necessita a breve di una sostituzione considerata l’età avanzata.
Il nuovo impianto potrà intercettare nuovi passeggeri perché sarà più veloce e perché la stazione di Sardagna sarà meno decentrata rispetto a quella attuale.
Il collegamento sarà inoltre a servizio di residenti e proprietari di seconde case nelle località più in quota.
Alla funzione di trasporto pubblico dedicata ai cittadini si affianca inoltre la funzione turistica che migliorerà l’attrattività del Monte Bondone.
 
 Il primo tronco cittadino  
Il nuovo impianto in telecabina partirà dall’area ex-Italcementi (destra Adige) con fermata nell’abitato di Sardagna.
È inoltre in previsione un collegamento sempre con telecabina tra l’area ex Italcementi e l’ex Sit, sede del nuovo centro intermodale.
L’idea è che dall’ex Sit possa partire un primo tronco orizzontale di collegamento con l’ex Italcementi da cui poi partire per risalire il Bondone.

Questo primo tronco si configura non solo come parte dell’impianto per il Bondone ma anche come un elemento della mobilità cittadina per collegare le due sponde del fiume, il cui attraversamento è reso molto complicato dalle criticità idrauliche che lo caratterizzano.
Il collegamento si va così ad aggiungere alla prevista nuova passerella ciclopedonale nella prospettiva di garantire un percorso veloce per raggiungere i servizi previsti all’ex Italcementi: il parco, il centro espositivo, lo studentato, il grande parcheggio, la partenza per il Monte Bondone.
Un collegamento pedonale e ciclabile efficace tra le due sponde è condizione imprescindibile per fare dell’ex Italcementi un vero quartiere della città in relazione con tutti gli elementi che compongono il sistema della mobilità cittadina.
 
 Le tre stazioni intermedie e l’arrivo a Vason  
La prima stazione intermedia a Piedicastello sarà posizionata lungo il nuovo tracciato ciclo-pedonale così da offrire l’accesso all’impianto, e quindi al Monte Bondone, anche ai bikers.
La seconda stazione intermedia si colloca a Sardagna, nella parte sud dell’abitato, in una zona che permette un comodo collegamento grazie alla rete viaria esistente e consente di evitare il sorvolo delle abitazioni.
In corrispondenza della stazione intermedia di Sardagna è prevista la realizzazione del magazzino veicoli.

Il secondo lotto funzionale dell’intervento completa il collegamento tra la città di Trento ed il Monte Bondone attraverso la realizzazione di ulteriori due tronchi che si sviluppano a partire da Sardagna.
La terza stazione intermedia sarà a Vaneze, l’ultima tratta del collegamento consentirà di arrivare in località Vason.
In caso di valutazione positiva da parte del Ministero, prima di procedere con l'iter necessario alla realizzazione del primo lotto, verrà valutata la possibilità di realizzare l'intera opera grazie al partenariato pubblico-privato facendo valere il finanziamento di 37,5 milioni di euro come compartecipazione a carico dell'amministrazione pubblica nei limiti previsti dalla norma.

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