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Scatta l’Operazione «Aquila Bianca»: arrestate 38 persone

Sgominata la banda che trafficava droga importandola da Belgio e Olanda, da Lombardia e Campania, per distribuirla a partire dal Trentino – Il filmato

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Il colonnello Matteo Ederle, comandante provinciale dei Carabinieri.

Alle prime ore di oggi, tra le province di Trento, Brescia, Vicenza, Mantova, Prato e Bari, oltre che in Belgio e in Olanda, i Carabinieri del Comando Provinciale di Trento, con la collaborazione dei reparti territorialmente competenti e dei corpi di polizia esteri (attivati mediante il Servizio Centrale di Cooperazione Internazionale), hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 38 persone (15 marocchine, 8 albanesi, 3 tunisine, 1 algerina, 1 kossovara e 10 italiane) ritenute responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico -anche internazionale- e spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’indagine, avviata a maggio 2020 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Trento sotto la direzione della locale Procura Distrettuale, ha permesso di individuare e smantellare due distinte organizzazioni criminali dedite allo spaccio e al traffico di droga.
Il primo sodalizio, composto prevalentemente da cittadini albanesi stabilitisi in questa Provincia, riforniva lo stupefacente (soprattutto eroina, ma anche cocaina, hashish e marijuana) a numerosi pusher della zona.
In particolare, l’eroina proveniva dal milanese e veniva redistribuita, in grosse quantità, a spacciatori tunisini operanti al dettaglio su Trento, invece la cocaina veniva acquistata da fornitori in Campania e trasportata a Trento -settimanalmente- sia a bordo di autovetture che per via ferroviaria.
 

 
Il secondo sodalizio, i cui membri erano per lo più nord-africani, aveva invece sviluppato un vero e proprio traffico internazionale di cocaina che veniva importata dal Belgio e dall’Olanda per approvvigionare i mercati dell’Alto Garda e del Basso Sarca.
Gli investigatori dell’Arma hanno documentato le modalità di trasporto e occultamento dello stupefacente adottate dai corrieri, i quali, servendosi di autovetture di grossa cilindrata, nascondevano la droga all’interno di doppifondi telecomandati appositamente realizzati per eludere eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine.
 
Attraverso una lunga e meticolosa attività di osservazione, analisi e riscontro, anche avvalendosi di attività tecniche di intercettazione, i Carabinieri sono riusciti a documentare puntualmente i movimenti dei consociati e definire la gerarchia interna dei sodalizi, le modalità di gestione e controllo dello spaccio sul territorio, delineando i profili organizzativi delle due strutture.
L’attività d’indagine, che si è estesa anche nelle province di Brescia e Vicenza, nel corso del suo sviluppo ha consentito di arrestare 11 persone in flagranza di reato e sequestrare 23 chilogrammi di cocaina, un chilogrammo di eroina e un chilo e mezzo di marijuana.
 

 
Nella fase esecutiva, svolta anche con il supporto del 3° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di Bolzano e dei Nuclei Cinofili CC di Laives (BZ) e Orio al Serio (BG), sono state effettuate perquisizioni domiciliari che hanno consentito di recuperare e sequestrare, complessivamente, 1 Kg. di cocaina, 160 gr. di hashish, 32.000 euro in contanti e un orologio di lusso verosimile provento dell’attività delittuosa.
Sul mercato al dettaglio la droga destinata al Trentino corrispondeva all’incirca a 6 milioni di euro.
Purtroppo, dicono gli inquirenti, tutta l’Italia consuma ingenti quantità di droga come in Trentino.
E, peggio ancora, arrestati questi, ne sorgeranno altri. La guerra continua.

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