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Val di Sole, ruba una bici sul treno Trento - Malè

Identificato e denunciato dai carabinieri, che rinvengono anche la bicicletta

I Carabinieri della Compagnia di Cles hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Trento un uomo, quarantenne, per furto aggravato commesso a bordo del treno Trento – Malè. Il fatto risale allo scorso 18 settembre allorquando una turista, residente in Provincia di Bolzano e diretta con la propria bicicletta in Val di Sole per trascorrere un pomeriggio sulle piste ciclabili, dopo aver riposto il proprio velocipede Specialized Sirrus X3.0, del valore di circa mille euro, a bordo del vagone dedicato, all’arrivo alla Stazione di Malè si accorgeva dell’assenza del mezzo, allertando subito il capotreno e i Carabinieri. Immediatamente intervenivano i militari della Stazione di Rabbi, unitamente a quelli del Nucleo Radiomobile di Cles.
 
Questi ultimi avviavano subito un’accurata indagine, acquisendo i filmati del sistema di videosorveglianza della linea ferroviaria, da cui si evinceva che un passeggero dello stesso convoglio, nello scendere alla fermata di Tozzaga, frazione di Caldes, approfittando della distrazione della proprietaria, si appropriava del mezzo e si dileguava in sella allo stesso lungo la banchina. L’attività investigativa proseguiva con l’identificazione dell’autore, avvenuta grazie alla conoscenza del territorio da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile, che riconoscevano in quelle immagini un uomo solitamente pendolare per motivi di lavoro. Una volta identificato, i militari individuavano la sua abitazione in un Comune della Val di Sole, ritrovando anche la bicicletta nelle pertinenze di quest’ultima.
 
Il velocipede è stato prontamente restituito alla vittima che, gioendo nel rivederlo, ha sentitamente ringraziato i Carabinieri per il buon esito della vicenda e la celerità delle indagini.
L’attenzione sui collegamenti ferroviari Trento – Malè – Marilleva 900 proseguirà con il massimo impegno da parte di tutti i reparti della Compagnia di Cles, al fine di tutelare ogni giorno tutti i pendolari ed i turisti che percorrono la tratta.
Per l’indagato vige la presunzione di innocenza fino a quando la sua colpevolezza non sarà accertata dall’Autorità Giudiziaria con sentenza irrevocabile.

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