Vandalismo al cimitero di San Giovanni di Fassa
Individuato l’autore che, secondo i Carabinieri, non appartiene a sette spaventose ma sarebbe solo affaticato mentalmente
Ha destato grande scalpore ed indignazione la profanazione del cimitero di San Giovanni di Fassa, quando la notte tra il 21 e 22 ottobre venivano danneggiate in maniera raccapricciante diverse lapidi e loculi del camposanto Fassano.
Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Cavalese e della Stazione di San Giovanni di Fassa, hanno escluso che la vicenda possa essere correlata a strani riti o a gruppi giovanili deviati e tantomeno che possa essere ricondotta a dissidi privati (ripicche di natura personale) o di discriminazione religiosa.
Le attività investigative, che sono a buon punto, hanno permesso agli inquirenti di individuare nel probabile autore, un soggetto non in buono stato di salute, che in preda ad un raptus di follia e senza apparente motivo, si è reso responsabile di questi deprecabili gesti.
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