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I Carabinieri di Trento setacciano il centro storico della città

I militari hanno identificato un centinaio di stranieri denunciandone cinque, tre dei quali sono stati avviati al centro per il rimpatrio

Dopo il regolamento di conti in pieno centro avvenuto lo scorso 29 dicembre, l’Arma di Trento ha deciso per un cambio di strategia, per un lavoro di cesello, mettendo in campo come già noto una speciale task force con occhi discreti, ma costanti (in abiti civili) sulla città per monitorare e/o individuare gli individui maggiormente e potenzialmente problematici sotto il profilo delinquenziale, per poi intervallare però una tantum anche dei servizi «ad alto impatto» con frequenza più o meno mensile, come quello effettuato ieri 30 gennaio che ha visto l’impiego di oltre 40 militari nell’arco di poco più di 4 ore, di cui una decina in borghese, impegnati proprio ad intercettare tutti quei soggetti già individuati e coinvolti nel giro della droga o/e in condizioni di clandestinità sul territorio italiano, condizioni peraltro troppo spesso coincidenti e che riguardano soprattutto cittadini nordafricani.
 
Nel pomeriggio del 30 gennaio, pertanto, i Carabinieri della Compagnia di Trento, avvalendosi della preziosa collaborazione delle unità cinofile della Polizia Locale e dei Carabinieri di Laives (BZ), con rinforzi straordinari provenienti dalle altre Compagnie Carabinieri della Provincia, hanno messo in campo un dispositivo straordinario, effettuando un’attività di controllo a tappeto nelle zone del Centro cittadino maggiormente interessate da fenomeni di microcriminalità diffusa, con focus su Piazza della Portella, Piazza Santa Maria Maggiore, Piazza Dante e Stazione Ferroviaria.
 
Questi i principali esiti, che peraltro confermano la costanza di talune fenomenologie illecite:
- un cittadino tunisino, classe 2001, con vari precedenti, arrestato poiché sorpreso all’interno in un bar mentre trafficava con 13 grammi di cocaina e alcune centinaia di euro in contanti; è inoltre risultato che lo stesso, già espulso il 19 ottobre 2023, ha fatto di recente reingresso illegale nel territorio italiano.
Nella mattinata odierna, dopo la convalida dell’arresto a seguito del giudizio per direttissima il soggetto è stato accompagnato presso il CPR di Milano per il successivo rimpatrio;
 
- un altro cittadino tunisino, classe 1981, denunciato a piede libero perché trovato in possesso di alcuni grammi di hashish già confezionati;
 
- un ulteriore cittadino tunisino, classe 2000, pregiudicato soprattutto per reati inerenti agli stupefacenti, è stato rintracciato e accompagnato dal personale dell’Arma presso il CPR di Gradisca d’Isonzo (GO) per il successivo rimpatrio; l’individuo, già destinatario di un precedente ordine di espulsione emesso dalla Questura di Trento, e già ospite del CPR Goriziano, risulta che avesse partecipato ad una rivolta interna dandosi alla fuga poco prima di Natale;
 
- un cittadino gambiano, classe 1997, risultato irregolare e quindi portato in Questura per le operazioni di rito volte al rimpatrio;
 
- otto persone in tutto, ovvero un cittadino pakistano, uno tunisino, due del Bangladesh, un nigeriano, due marocchini ed uno italiano, trovati in diversi punti della città in possesso di dosi di stupefacente (soprattutto hashish), con relativo sequestro della sostanza e segnalazione al Commissariato del Governo.
 
Nel contesto delle descritte attività, i Carabinieri hanno inoltre identificato, complessivamente, più di un centinaio di persone, di cui circa 70 con vari precedenti, parti di questi con provvedimenti giudiziari pendenti di cui era necessaria la notifica (rinvio a giudizio, misure varie, etc.).
 
Queste le considerazioni del Comandante Provinciale, Colonnello Matteo Ederle.
«Questa strategia implica un impegno importante, sia da parte della Compagnia di Trento, sia da parte delle altre Compagnie che inviano il personale in supporto, perché assicurare tale dispositivo significa assorbire nella giornata parte degli impegni istituzionali della periferia; ma appare essenziale se vogliamo restituire alla città di Trento la sicurezza che rispecchi il tenore e la qualità di vita che i cittadini si sono guadagnati con fatica nel tempo.
«Questo impegno pertanto verrà mantenuto fino a quando non raggiungeremo livelli soddisfacenti in termini di assenza sul territorio di soggetti che delinquono e soprattutto compromettono il quieto vivere delle persone.
«Segnalo, con soddisfazione e gratitudine, che alcuni cittadini durante questa operazione hanno avvicinato le pattuglie segnalando figure e situazioni sospette, in un caso l’autista di un autobus ci ha facilitato nel rintracciare un pregiudicato in possesso di stupefacente dopo averlo notato mentre cedeva una dose ad una ragazza, sintomo ancora una volta di come i trentini non si girino dall’altra parte e siano spesso in possesso di una sensibilità istituzionale e vogliosi di difendere il loro territorio.»

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