Incidente ferroviario/3: Escluso il rischio di inquinamento dell’aria
Una fortuna che sia accaduto d'inverno. Ora la bonifica e quindi il ripristino della linea ferroviaria, forse già sabato mattina
Gli ultimi accertamenti effettuati
da personale specializzato confermano che non c'è alcun rischio di
contaminazione per i soccorritori ed anche i rischi per l'ambiente
sembrano limitati e sotto controllo. Lo confermano i vertici del
Dipartimento alla protezione civile della Provincia Autonoma di
Trento che stanno seguendo minuto per minuto l'evolversi della
situazione all'indomani del tremendo schianto tra due treni merci
che ieri mattina è costato la vita a due macchinisti.
La sostanza più pericolosa fuoriuscita a seguito del tremendo urto
è il Metilene difenil isocianato, in sigla MDI, una sostanza
chimica che era contenuta in 4 cisterne da 25 tonnellate l'una di
cui una sola è esplosa nell'impatto rilasciando sui rottami e sul
terreno il suo contenuto.
«Per fortuna - dice il dirigente provinciale Claudio
Bortolotti, confermato anche da Bertolaso - questa sostanza
avrebbe creato dei vapori tossici solo oltre i 20 gradi centigradi,
sicché le basse temperature di questi giorni sono la migliore
garanzia che abbiamo, che comunque è confermata anche dai valori
registrati dallo speciale strumento che stanno utilizzando gli
esperti del nucleo NBCR dei vigili del fuoco di Mestre»
A fronte di questo quadro la protezione civile provinciale ritiene
che è possibile procedere in relativa sicurezza per le operazioni
di rimozione del materiale rotabile incidentato e nello smassamento
del carico disperso anche se ovviamente è necessario l'uso di
dispositivi di protezione individuale per evitare il contatto
diretto con la pelle e gli occhi.
A titolo di precauzione, comunque, già ieri sera sono stati
visitati al Pronto soccorso una quindicina di vigili del fuoco tra
quelli intervenuti per primi sul luogo del disastro. Pur in
presenza di qualche leggero malessere, l'accertamento ha escluso la
presenza di forme di contaminazione importante, quindi tutti sono
stati subito dimessi.
Per quanto riguarda il programma lavori, salvo imprevisti, si conta
di terminare nella giornata di giovedì lo sgombero del materiale
incidentato e del carico che risulta sparso in un raggio di 200-300
metri.
«Appena terminato il lavoro di rimozione - conclude
Bortolotti - inizierà la bonifica del terreno e della
massicciata ferroviaria secondo metodiche che saranno concordate
tra l'agenzia per l'ambiente e le ferrovie. Appena terminati i
lavori di bonifica, dei quali in questo momento non è possibile
prevedere la durata perché dipenderanno anche dalla profondità con
al quale il materiale è penetrato nel terreno, le ferrovie
procederanno al ripristino della linea (si ipotizza un intervento
della durata di 8 ore circa) che indicativamente potrebbe avvenire
nella serata di domani o nelle prime ore di dopodomani.»
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