Trovato a Trento centro uno zaino contenente bombe molotov
Nel corso delle pulizie dopo il mercato del giovedì, un operatore ecologico ha avvertito un forte odore e ha dato l’allarme
L’allarme è scattato a Trento nel primo pomeriggio, quando un operatore delle pulizie che seguono il mercato del giovedì ha trovato uno zaino abbandonato sulla panchina in piazza D’Arogno (dietro il Duomo) che lasciava un forte odore di benzina.
L’operante ha portato col suo motocarro lo zainetto in Via Prati e ha avvisato un vigile urbano, il quale a sua volta ha informato la questura, che ha fatto intervenire gli artificieri da Bolzano.
Via Prati è stata chiusa al traffico e gli artificieri hanno potuto controllare il contenuto dello zaino, scoprendo che in effetti si trattava di bombe molotov pronte per l’uso.
Si tratta di rudimentali bombe incendiarie che chiunque è in grado di costruire. Sono bottiglie di vetro contenenti liquido infiammabile, con uno straccio imbevuto di benzina tenuto fisso col tappo. Per innescarle si dà fuoco allo straccio e per farle esplodere si lancia la bottiglia in modo che si rompa, liberando così il liquido infiammabile.
A questo punto le domante senza risposte sono molte. La prima è se si tratti di un gesto dimostrativo o di un piccolo attentato non riuscito.
Ovviamente la seconda riguarda gli autori. Tante le ipotesi, che come sempre si focalizzano sugli anarchici, magari gli stessi che hanno tentato di disturbare l’Adunata degli Alpini.
La terza domanda è il perché. Cioè cosa volevano dimostrare gli autori, dato che in questi giorni non ci sono manifestazioni particolari?
Sull’oscuro episodio sta indagando la Digos, che si attende una rivendicazione.
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