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La Digos di Trento ferma il presunto maniaco delle molotov

Si tratta di un 55enne di Pergine Valsugana animato da motivazioni personali e non ideologiche

Ieri, 28 maggio, la Polizia di Stato coordinata dalla Procura di Trento, ha eseguito il fermo di Polizia Giudiziaria nei confronti di un 55enne di Pergine Valsugana, sospettato di essere l’autore della fabbricazione e dell’utilizzo di alcuni ordigni incendiari tipo molotov, alcuni rinvenuti intatti e altri esplosi nei giorni scorsi fra Trento e Pergine.
Lo scorso giovedì 24 maggio erano state rinvenute tre bottiglie molotov a Trento presso una panchina nelle vicinanze del Duomo, durante il mercato settimanale.
Due giorni dopo, nella prima mattina di sabato 26 maggio, a Pergine veniva appiccato un incendio alla porta d’ingresso di un’abitazione privata e, nello stesso pomeriggio, altre fiamme si sprigionavano da una casetta di legno della Provincia Autonoma di Trento, presso il vicino Parco Tre Castagni.
 
Gli elementi raccolti, grazie anche alla collaborazione della cittadinanza e delle Polizie Locali dei due centri trentini, hanno consentito di collegare i tre episodi e di individuare la persona fortemente sospettata di aver commesso i delitti.
Ieri mattina è dunque scattata la perquisizione nell’abitazione dell’indiziato, in cui sono stati sequestrati oggetti ritenuti utili a dimostrare la sua responsabilità per gli eventi considerati, nonché per altre simili azioni commesse nello stesso periodo nella zona di Pergine Valsugana, sulle quali sono in corso ulteriori indagini.
Gli operatori di polizia, già a seguito del primo fatto, erano sulle sue tracce per alcuni precedenti specifici comunque non legati all’ideologia anarchica.
 
Il fermato, inoltre, nell’ultimo periodo aveva energicamente manifestato acredine nei confronti della Pubblica Amministrazione e di alcuni soggetti che sarebbero poi diventati obiettivi da colpire per motivazioni personali e, quindi, non legate a sentimenti ideologici.
Il Questore D’Ambrosio ci tiene ad evidenziare la celerità dell’attività di investigazione posta in essere dalla Digos della Questura di Trento, che in questo momento in cui si sono verificati episodi degni di attenzione, nonché attentati di matrice anarchica, ha riconfermato come resti alta l’attenzione investigativa, al fine di far si che i responsabili siano individuati e assicurati alla giustizia.
Questo anche nell’ottica del fatto che finalmente è emersa tutta l’intolleranza ormai del tessuto sociale, nei confronti di questi noti personaggi.

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