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I Carabinieri di Pergine arrestano un giovane 23enne di Trento

lo hanno trovato in possesso marijuana e hashish che deteneva a fini di spaccio

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 27 giugno 2018, in Pergine Valsugana, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Borgo Valsugana, unitamente ai colleghi della Stazione di Pergine Valsugana, hanno tratto in arresto un 28enne italiano residente nel quartiere Madonna Bianca di Trento, in quanto ritenuto responsabile del rato di Detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio.
In quello stesso pomeriggio il giovanotto era stato trovato in possesso di uno zaino al cui interno i Carabinieri avevano rinvenuto una busta di cellophane trasparente richiudibile contenente 65 grammi di infiorescenze disseccate di Marijuana, di ottima qualità, nonché un bilancino elettronico a batteria, ed una somma di denaro pari a Euro 235, quasi tutte in banconote da 50 e 20 Euro.
Tale assortimento faceva ritenere più che plausibile l’ipotesi investigativa che il giovane avesse già spacciato parte dello stupefacente trovato in suo possesso nel perginese, realizzando un primo discreto incasso.
 
Ciò constatato i militari si recavano subito presso la sua abitazione in zona Madonna Bianca, al cui interno rivenivano un’ulteriore quantità di sostanza stupefacente, questa volta del tipo Hashish, pure di ottima qualità, del peso complessivo pari a 60 grammi, oltre ad un altro bilancino analogo al primo, pipe da fumo, un narghilé, un trituratore per sostanze stupefacenti, ed un rotolo di pellicola di cellophane trasparente per la conservazione degli alimenti, necessario per confezionare le dosi di stupefacente una volta suddivise e pesate.
Il Pubblico Ministero informato D.ssa Maria Colpani nel confermare l’arresto e disponeva il giudizio con rito direttissimo già per le ore 12.00 del giorno seguente 28 giugno 2018.
Il Giudice Monocratico Dr. Enrico Borrelli, accogliendo la richiesta di patteggiamento avanzata dalle parti, ha condannato l’imputato ad anni due di reclusione con sospensione condizionale della pena, e ad Euro 1000 di multa, disponendo la confisca del contante e stupefacente sequestrata, e la distruzione di quest’ultimo.

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