Genova, i morti accertati sono 39, di cui tre sono bambini
Ma il lavoro dei soccorritori non è finito: non si dispera di trovare altra gente viva
Il lavoro è ancora frenetico tra le macerie del ponte crollato sul Polcevera di Genova perché le auto sepolte sono ancora molte e non si dispera di trovare altri superstiti.
A un giorno e mezzo dal crollo, i morti accertati sono 39, dei quali tre sono bambini.
Nel frattempo, quanto è rimasto in piedi del viadotto crollato viene tenuto costantemente sotto controllo per prevenire che altri crolli possano sorprendere i soccorritori stessi.
Una volta che si ha la certezza che non vi sia più nessuno sotto le macerie, si cercherà di liberare il greto del torrente Polcevera perché una piena potrebbe provocare ulteriori danni.
Gli abitanti delle case sotto il ponte sono stati sfollati per un totale di 664 persone. Secondo quanto ha detto Salvini, oggi in visita sul luogo del disastro, le nuove case destinate ad accoglierle verranno costruite lontano dal viadotto.
Nel frattempo sono già state trovate alcune abitazioni di fortuna messe a disposizione da Comune e Regione.
Il Governo ha stanziato 5 milioni per gestire l’emergenza per un periodo che è stato fissato in dodici mesi.
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