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«Panorama Trènt»: droga Valpolicella, prostituzione in città

I Carabinieri di Trento hanno arrestato sei spacciatori, cinque dei quali magrebini, che portavano cocaina e eroina dal vicino Veneto per il consumo a Trento

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I carabinieri del Nucleo Investigativo di Trento nelle prime ore di oggi hanno concluso l’operazione «Panorama Trènt», traendo in arresto nell’arco della lunga indagine (condotta da febbraio ad oggi) complessivamente 7 soggetti, dei quali 3 recidivi.
Èquesta la quarta operazione che tale reparto esegue nel 2018, sotto la direzione della Procura Distrettuale di Trento.
L’operazione Panorama Trènt è racchiusa in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere spiccata dal GIP dott. Marco La Ganga su richiesta del PM Davide Ognibene nei confronti di 6 persone prevalentemente di origine magrebina, tutte orbitanti tra il centro storico di Trento e la Valpolicella, ritenute responsabili dello smercio al dettaglio di cocaina ed eroina (registrate ben più di 100 cessioni).
Un italiano, tra i sei, invece è stato sottoposto ai domiciliari per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
 

 
Proprio dalle attente verifiche svolte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Trento sulla prostituta italiana trentenne che veniva sfruttata in Corso Buonarroti, si è aperta l’indagine su due magrebini (un marocchino del 1984 e un tunisino del 1980) che le cedevano eroina e cocaina e che avevano un ampio ed eterogeneo bacino di clienti in città.
Ad aprile un primo riscontro certo è consistito nell’arresto di un marocchino cinquantenne residente in Valpolicella, che nell’ambito dell’odierna indagine aveva la chiara funzione di corriere della droga da Sant’Ambrogio e Domegliara sino a Trento, più precisamente sino ai due magrebini protagonisti dello spaccio sulla piazza cittadina.
Ad essi avrebbe consegnato 10 grammi di cocaina purissima che l’Arma ha prontamente intercettato e sequestrato all’uomo.
 

 
Le investigazioni, consistite anche in lunghi appostamenti sui treni della tratta FS regionale veronese-trentina su cui venivano spostate le partite di cocaina ed eroina, hanno consentito di far luce su di un altro soggetto marocchino avente la medesima funzione di galoppino dalla Valpolicella a Trento, valido sostituto dell’altro arrestato.
I suoi contatti costanti proprio in Valpolicella hanno consentito di individuare i maggiori approvvigionatori di stupefacenti che dal veronese venivano convogliati su Trento città da un magrebino residente nel bresciano ma attivo su Verona e un altro residente a Domegliara e vero e proprio gestore degli smerci in Valpolicella e nella bassa veronese, dove orientava maggiormente i suoi illeciti interessi.
 

 
L’unico italiano, nato nel ’76, è stato ristretto ai domiciliari per il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione della bolzanina presso l’abitazione presa in affitto dal quarantenne trentino.
A lui sarebbe spettato il compito di rassettare gli angusti ambienti interni per agevolare gli incontri intimi della donna.
Ovviamente a lui sarebbe andata una percentuale per il disturbo, consistito anche nell’accompagnare la prostituta dalla strada a casa e viceversa, a seconda delle migliori condizioni del mercato.

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