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È trentino il giornalista rimasto gravemente ferito a Strasburgo

I messaggi di solidarietà dalla presidenza della Giunta e del Consiglio provinciale e dal sindaco di Trento: «Mai come oggi ci sentiamo cittadini europei»

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È un roveretano residente a Trento il giornalista ferito nell’attentato di Strasburgo.
Si chiama Antonio Megalizzi, ha 28 anni e lavora per Europhonica, un consorzio radio universitario.
Domenica si trovava a Strasburgo per seguire come ogni settimana l’Assemblea del Parlamento Europeo.
Megalizzi si era laureato a Verona, per poi fare un master all’università di Trento, dove stava per divenire pubblicista collaborando con varie emittenti.
Sembrava che le sue condizioni non fossero gravi, ma improvvisamente si è aggravato nella notte. È stato colpito da un proiettile alla base del cranio.

Questo il messaggio del presidente della Giunta provinciale Maurizio Fugatti.
Sto seguendo con apprensione l'evolversi dei fatti a Strasburgo, per i quali desidero esprimere la più ferma condanna assieme alla vicinanza alle famiglie delle vittime.
Siamo particolarmente vicini alle famiglie delle vittime, in particolare a quella del giovane giornalista trentino Antonio Megalizzi che, come altre persone, risulta ferito gravemente.
Ci auguriamo che il responsabile o i responsabili siano assicurati quanto prima alla giustizia.
Tutti dobbiamo dire no alla violenza come strumento di lotta sociale o politica e al terrorismo e affermare con forza il primato della legge e del rispetto delle regole di pacifica convivenza.

Questo il messaggio del presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder.
L'attentato di ieri a Strasburgo ripropone ancora una volta – drammaticamente, con il sangue degli innocenti – la gravità e l'aberrazione del fenomeno terroristico internazionale, che è purtroppo di matrice religiosa.
Questa volta è rimasto colpito, ed è grave, anche un giovane giornalista trentino: è una circostanza che ci addolora profondamente e ci fa riandare col pensiero alla morte a Parigi di Valeria Solesin, nel 2015.
Il ferimento di Antonio Megalizzi mostra purtroppo come il terrorismo ci riguarda da vicino e non è affatto un accadimento da cui possiamo ritenerci distanti.
Con tutta l'assemblea legislativa provinciale mi stringo ai familiari, nell'attesa di buone notizie sulle condizioni del nostro concittadino.
Nella speranza e nell'auspicio che infine le armi della democrazia e della civiltà sappiano prevalere su quelle dell'odio e dell'integralismo.
 
Questo il messaggio inviato dal sindaco di Trento Alessandro Andreatta.
Siamo addolorati e in apprensione per il ferimento del nostro concittadino Antonio Megalizzi, colpito nell'attentato che ieri sera ha portato morte e terrore nel cuore della città di Strasburgo.
Auguriamo ad Antonio, giovane giornalista di SanbaRadio, di superare questa difficile prova e di tornare presto a Trento, tra i suoi familiari e tra i suoi colleghi. Tutta la città in questo momento fa il tifo per lui.
Due anni fa, quando mancavano pochi giorni a Natale, Trento aveva espresso il proprio cordoglio alla città gemellata di Berlino Charlottenburg, colpita da un attacco terroristico che aveva provocato dodici morti e oltre cinquanta feriti.
Oggi la nostra città è nuovamente ferita al cuore da questo ennesimo atto di violenza insensata in cui è rimasto coinvolto anche un nostro concittadino.
Mai come oggi ci sentiamo cittadini europei, mai come oggi sentiamo il dovere di condannare ogni forma di violenza, mai come oggi ci sentiamo solidali con la Francia, i cittadini di Strasburgo e in particolare con le vittime dell'attentato e con i loro familiari.

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