Dimaro, resiste ai carabinieri: arrestato e rimpatriato in Albania
Si tratta di un 25enne che era rientrato in Italia violando il decreto di espulsione
I carabinieri li avevano intercettati per le vie di Dimaro-Folgarida dopo che un cittadino aveva segnalato la presenza sospetta di due individui.
Gli uomini della Compagnia di Cles, in verità, erano in zona per via di una serie di furti in abitazione perpetrati con regolarità nei giorni precedenti, sul far buio.
Un carabiniere in borghese aveva pedinato i sospetti fino al binario della stazione Trento-Malé del paese e qui si era dichiarato per identificarli.
Ne era seguito un rocambolesco tentativo di fuga, finito con il fermo di uno dei due (l’altro era riuscito a far perdere le proprie tracce fuggendo per i campi) e con il suo arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale: l’uomo, infatti, aveva insistentemente cercato di liberarsi dalla presa dimenandosi energicamente e provando a colpire con calci, pugni e morsi i pubblici ufficiali.
Il fermato veniva identificato in un 25enne albanese immune da precedenti penali.
Ma la sua assurda condotta trovava una prima spiegazione nel data base in cui confluiscono le impronte digitali di quanti incappano nelle maglie della giustizia.
Il giovane, che aveva detto di essere entrato in Italia solo qualche giorno prima e di aver tentato la fuga confondendo i carabinieri per malviventi, era in verità già passato nel nostro Paese macchiandosi di reati contro il patrimonio.
Dall’Italia era stato allontanato l’11 settembre di quest’anno con un provvedimento di espulsione firmato dal Questore di Alessandria.
Vi era però rientrato in violazione al divieto di farlo nei successivi 5 anni, per di più usando altre generalità.
Ieri, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Trento ha decretato nuovamente l’espulsione dello straniero.
I Carabinieri della Compagnia di Cles lo hanno accompagnato all’aeroporto di Malpensa ed imbarcato su un volo diretto a Tirana.
La correlazione tra l’uomo e i furti consumati in Val di Sole negli ultimi giorni è stata in qualche modo chiarita nella mattinata di ieri, quando un mirato sopralluogo eseguito da militari della Stazione di Malè ha portato al rinvenimento, proprio lungo i binari della stazione ferroviaria di Dimaro, di un astuccio contenente monili in oro ed un orologio di valore sottratti da una casa dello stesso paese nel pomeriggio del giorno precedente.
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